
La gara della Regione Umbria per la copertura assicurativa della sanità è andata deserta, nonostante le cinque compagnie che avevano mostrato interesse. Peccato che una volta visto il capitolato di gara con gli oneri connessi ci hanno ripensato, decidendo di non presentare alcuna offerta. È quanto ha rivelato il direttore generale Sanità, Emilio Duca, ai membri della Commissione Sanità e Servizi sociali del Consiglio regionale dell’Umbria, riunitisi proprio per ascoltare l'informativa sullo stato di attuazione della gara.
“La Regione – ha spiegato Duca – provvede direttamente a risarcire danni provocati dai sinistri fino ad un valore di 800mila euro, mentre proprio per la copertura dei cosiddetti rischi catastrofici, quelli da 800mila euro in su, si ricorre alle compagnie di assicurazione, che finora non hanno mai avuto oneri superiori alla metà di quanto ricevono dal pubblico. Oggi siamo assicurati per 25 milioni e 300mila euro di rischio, ma le compagnie giudicano troppo rischiosa la soglia di 6 milioni l'anno, tra risarcimenti e accantonamenti, dovuta ai sinistri particolarmente gravi che si verificano nella nostra regione, cioè dai 4 ai 6 l’anno”.