
Mancano sei mesi all’assemblea che nella primavera del 2022 sarà chiamata a eleggere il nuovo vertice delle Generali, ma le grandi manovre intorno ai futuri assetti della compagnia triestina sono iniziate da tempo e arriveranno a un primo banco di prova giovedì 28 ottobre.
Si svolgerà infatti proprio giovedì l’assemblea di Mediobanca chiamata a votare non solo sul bilancio, ma soprattutto sulle modifiche alla governance elaborate dal consiglio di amministrazione.
Intanto non si ferma l’attivismo di Francesco Gaetano Caltagirone che sul mercato torna ad acquistare azioni Generali arrivando orami a sfiorare il 7% (6,689% per la precisione). Con l’ultima operazione del manager romano il patto, che comprende anche Leonardo Del Vecchio e Fondazione Crt, sale al 13,38%. L’imprenditore romano ha comprato sul mercato 1 milione di titoli attraverso la holding Fincal il 20 e 21 ottobre.
Sulla contrapposizione tra soci Carlo Messina, consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, si auspica che venga trovata una soluzione di buon senso. Interpellato da Radiocor a margine di un intervento ad un convengo dell’Adepp sugli eventuali effetti della querelle nell’azionariato di Generali sulla stabilità del sistema finanziario italiano ha detto: “Ci sono tre eccellenze coinvolte con le quali abbiamo ottimi rapporti: speriamo che trovino una soluzione di buon senso e non aggiungo altro”. A chi gli chiedeva se il ruolo di Intesa SanPaolo fosse quello dello spettatore nella partita ha risposto: “Assolutamente sì”.