
Il Cda di Assicurazioni General ha esaminato le condizioni per la distribuzione della seconda tranche del dividendo 2019 approvato dall’Assemblea degli Azionisti del 30 aprile 2020, pari a 0,46 euro per azione, pagabile entro la fine dell’anno previa verifica consiliare. Nel corso della riunione, il Cda ha verificato il rispetto dei limiti fissati dal Risk Appetite Framework di Gruppo al 30 settembre 2020.
Al 30 settembre, si legge in una nota, il Solvency II Ratio del Gruppo risultava pari a 203%, al netto dell’intero dividendo 2019 e dell’accantonamento pro rata del dividendo 2020 e quindi pienamente entro l’intervallo operativo desiderato di 180%-240%.
Il Solvency II Ratio post stress test è ben al di sopra del limite minimo del 150% fissato dal Risk Appetite Framework. La posizione di liquidità del Gruppo e della Capogruppo rimane molto elevata.
Il Cda riconosce l’importanza del contributo del dividendo per i numerosi investitori istituzionali e per i piccoli azionisti, in particolare nell’attuale contesto. Tuttavia, il Consiglio ha preso atto delle richieste dell’Ivass in merito alla distribuzione di dividendi e si è quindi attenuto alle indicazioni non procedendo all’erogazione della seconda tranche del dividendo 2019 entro fine anno.
Il Gruppo Generali rimane focalizzato nel perseguire la politica sui dividendi e, in particolare, nel realizzare l’obiettivo previsto dal piano strategico di distribuzione di dividendi in contanti per € 4,5-5 miliardi nel periodo 2019-2021, subordinatamente alle raccomandazioni di vigilanza.
Nel 2021 il Gruppo, subordinatamente al positivo orientamento dell’Autorità di Vigilanza, intende sottoporre all'approvazione degli azionisti anche la distribuzione della seconda tranche del dividendo 2019. Sulla base di questa premessa, ai fini di comunicazione al mercato, Generali continuerà a calcolare il Solvency II Ratio, oltre che come di consueto al netto del dividendo pro rata dell’esercizio corrente, anche al netto della seconda tranche del dividendo 2019 in continuità con quanto fatto fino a settembre 2020.