Le Generali hanno portato a Davos lo “Human Safety Net”, iniziativa lanciata per aiutare le comunità vulnerabili a realizzare i propri talenti.
Presso la sede locale della compagnia sulla Promenade di Davos, i partecipanti al World Economic Forum vengono invitati a provare i “'games” realizzati da Knack, start-up californiana partner di Generali e a prendere così conoscenza del programma a favore dei rifugiati promosso da The Human Safety Net. Un programma che prevede anche un percorso di avvio all’imprenditorialità.
I “games” proposti non sono semplici giochi digitali, ma test che mirano a favorire l’integrazione dei migranti, permettendo di far emergere le capacità e le attitudini di una persona e indicarle il percorso lavorativo più congeniale. La particolarità dei giochi sta anche nel fatto che il loro funzionamento non richiede istruzioni scritte, quindi non hanno neppure barriere linguistiche. Per questo possono essere utilizzati anche dai migranti, che arrivano senza documenti che provino il loro percorso d’istruzione o professionale e senza conoscere la lingua e che rischiano di restare intrappolati in un circolo vizioso di disoccupazione e dipendenza dal welfare.
L’obiettivo è identificare da un lato promettenti imprenditori da indirizzare a incubatori di start-up a Parigi e Monaco e dall’altro indicare alle persone le aree di occupazione più adatte alle loro capacità. Alcuni test, condotti tramite le Ong che collaborano al programma, sono già stati realizzati in Germania e hanno rivelato che i rifugiati hanno un potenziale competitivo molto alto in settori molto diversi, dalla finanza, al software, all'industria alimentare. E in media sono più diligenti e intraprendenti della popolazione generale.