
Nonostante la temperatura estiva, nelle stanze delle Generali il barometro indica tempesta. Infatti il Consiglio di Amministrazione straordinario convocato sabato scorso nella sede milanese di Piazza Cordusio; ha sfiduciato l’amministratore delegato e ceo Group del Leone, Giovanni Perissinotto, “in ragione dell’esigenza di operare un’iniziativa di discontinuità gestionale”, spiega una nota della compagnia.
Il cda ha inoltre deliberato la risoluzione del rapporto di lavoro dipendente che Giovanni Perissinotto ha in essere con la società triestina, quale direttore generale. Perisinotto lascia così dopo 11 anni trascorsi al vertice delle Generali, prima sotto la presidenza di Antoine Bernheim, poi sotto la guida di Cesare Geronzi e, dall’anno scorso, di Gabriele Galateri di Genola. Scontato l’esito della votazione: 10 i voti a favore della sfiducia, 5 i contrari e 1 astenuto (l’amministratore delegato Sergio Balbinot). Assente il consigliere Reinfried Pohl. Tra i contrari ci sono il socio ceco Petr Kellner, Alessandro Pedersoli, un consigliere indipendente e Diego Della Valle che subito dopo la conclusione del cda ha annunciato le sue dimissioni: “Si poteva fare tutto molto meglio, preservando meglio l’immagine della società e soprattutto quella del nostro Paese. Lunedì mattina il presidente Gabriele Galateri di Genola riceverà la mia lettera di dimissioni da consigliere delle Generali”.
“Non ero d’accordo - ha spiegato il presidente del gruppo Tod’s - su ciò che si voleva fare nella forma e nella sostanza. Prendo atto di chi ha deciso diversamente, questa è la democrazia”. La maggioranza del board del Leone, invece, ha “condannato” Perissinotto “in ragione dell’esigenza di operare un’iniziativa di discontinuità gestionale”. Contro il manager triestino hanno votato i due rappresentanti di Mediobanca (De Conto e Clemente Rebecchini), i vicepresidenti Vincent Bollorè, Francesco Gaetano Caltagirone, Lorenzo Pellicioli, Paolo Scaroni, Angelo Miglietta, il presidente Gabriele Galateri e due dei tre indipendenti espressione dei fondi. Nessun commento da Giovanni Perissinotto che, con ogni probabilità, lascerà il testimone a Mario Greco, costantemente inserito da anni tra i candidati al vertice di Generali. Il consiglio di amministrazione ha infatti deliberato di proporre a lui la nomina a direttore generale e Group Ceo, che avverrà “previa sua cooptazione nel cda successivamente alla risoluzione del suo rapporto di lavoro con il gruppo Zurich”, si legge nella nota al termine della riunione del board.