Generali manda agli archivi un 2022 da ricordare, con il miglior risultato operativo di sempre a 6,5 miliardi (+11,2%) e un utile netto di 2,91 miliardi (+2,3%) che senza l'impatto degli investimenti in Russia avrebbe superato i 3 miliardi (+7,7% a 3.066 milioni).
Il dividendo proposto ammonta a 1,16 euro per azione (+8,4%) per una erogazione massima di 1.790 milioni.
La raccolta premi ante impste è pari a 81,5 miliardi (+1,5%), con una forte crescita nei rami Danni (+9,8%), in particolare nel segmento non auto. La raccolta netta Vita si attesta a 8,7 miliardi (-36,1%). Resta solida la posizione di capitale pur con il Solvency Ratio a 221% (era 227% a fine 2021). Il combined ratio sale al 93,2% (+2,4 punti percentuale ma pesa l'effetto dell'inflazione argentina) con un new business margin al 5,35% (+0,86 punti percentuale) mentre la posizione di capitale resta “estremamente solida” con il solvency ratio al 221% (dal 227% del 31 dicembre 2021).
Sulla base di questi risultati, Il Group Ceo di Generali, Philippe Donnet, ha affermato: “Siamo in linea per realizzare gli obiettivi e le ambizioni del nostro piano strategico, perseguendo una crescita sostenibile che, anche in un contesto caratterizzato da eccezionali sfide a livello geopolitico ed economico, crei valore per tutti i nostri stakeholder. Questo ci permette di proporre ai nostri azionisti un dividendo in ulteriore crescita, grazie al costante aumento degli utili e alla forte posizione patrimoniale e finanziaria del Gruppo. Generali inoltre continua a essere leader nella sostenibilità, ora completamente integrata in tutte le nostre attività, in linea con l’impegno ad agire come assicuratore, investitore, datore di lavoro e corporate citizen responsabile.Tutto ciò è stato possibile grazie al costante impegno delle nostre persone e a una rete di agenti senza eguali”.