Una vita sempre più stressante quella dei broker di assicurazioni britannici. È quanto emerge dal nuovo sondaggio Broker Wellbeing Survey 2023 effettuato da Ecclesiastical che osserva come i livelli di stress siano aumentati per il quinto anno consecutivo, con il 79% dei broker che ammette di aver attraversato momenti di stress sul lavoro negli ultimi 12 mesi.
Anche i livelli di ansia hanno raggiunto un nuovo picco, poiché quasi la metà dei broker (48%) ha riferito di soffrire di ansia. Sotto accusa i pesanti carichi di lavoro, ritenuti la causa principale dello stress secondo il 75% degli intervistati. Tuttavia, l’indagine ha mostrato un aumento del numero di broker che attribuiscono il proprio stress al volume delle normative di settore, passando dal 45% nel 2021 al 67% nel 2023.
Inoltre, i rapporti con gli assicuratori sono diventati la terza fonte di stress più significativa, citata dal 59% dei broker. Ciò segna un aumento rispetto al 39% del 2021, superando per la prima volta nella storia del sondaggio le richieste dei clienti (56%).
Anche la carenza di personale e le difficoltà di reclutamento continuano a essere fonte di preoccupazione, con il 41% degli intermediari che ritiene che questo sia un problema costante.
Commentando i risultati, il direttore commerciale di Ecclesiastical, Adrian Saunders, ha sottolineato come i problemi sistemici stiano influenzando i livelli di stress dei broker. “La carenza di manodopera sta rendendo difficile reclutare le persone giuste, il che a sua volta genera carichi di lavoro più pesanti per gli intermediari, mentre l’aumento delle norme regolamentari da rispettare sta esercitando una pressione ancora maggiore”.
Nonostante i livelli di stress più elevati, l’indagine ha evidenziato alcuni sviluppi positivi nel benessere dei broker.
Innanzitutto, la maggior parte dei broker (94%) ha affermato di essere in grado di riconoscere i segni di una cattiva salute mentale. Inoltre, il 92% ha dichiarato di possedere gli strumenti e le tecniche per affrontare lo stress quotidiano, mentre il 16% degli intermediari che hanno avuto problemi di salute mentale ha chiesto supporto a un professionista della salute.
Le società di brokeraggio hanno anche mostrato un crescente impegno per il benessere dei dipendenti, poiché il numero di broker che hanno affermato di sentirsi a proprio agio nel discutere di salute mentale con i propri manager è aumentato dal 52% nel 2019 al 75% nel 2023. Nel complesso, l’indagine di Ecclesiastical ha rilevato che la consapevolezza dei problemi di salute mentale è aumentata per il quinto anno consecutivo, con un punteggio medio di 6,6 su 10, rispetto al 6,4 dell’anno precedente e al 5,7 quando l’indagine è iniziata nel 2019.