
L’Associazione britannica che riunisce i broker assicurativi (BIBA) protesta contro il sovraccarico di informazioni che gli intermediari devono produrre ai clienti. Una mole di lavoro e di procedimenti burocratici inutile, che nulla apporta alla qualità del servizio prestato dai broker. BIBA non ci sta e chiede al governo di mettere fine a queste procedure.
Graeme Trudgill, executive director dell’Associazione dei broker, ha ricordato che “quando si acquista un medicinale in farmacia, le controindicazioni e gli eventuali effetti letali per la persona sono contenuti in un bugiardino e scritti in caratteri piccolissimi. Mi sfugge quindi la ragione per cui, quando si parla di polizze, ecco spuntare l’obbligo di consegnare volumi di carta pieni zeppi di informazioni che travolgono il cliente. Chiediamo pertanto di poter lavorare a stretto contatto con le associazioni dei consumatori e i regulators per arrivare a definire modalità operative più equilibrate, più semplici e digeribili per i clienti, nella fase di acquisto di una copertura assicurativa”.