I consulenti indipendenti sono una figura professionale chiave del mondo finanziario-assicurativo, e il Regno Unito è da sempre il paese che ne immette sul mercato il numero maggiore.
Proprio per questa forte matrice di nazionalità anglosassone, il punto debole dell’intera categoria è la carenza di diversità: attrarre nuove leve provenienti da background variegati rimane una sfida ardua per l’industria, ma indispensabile per portare una ventata d’aria fresca nel settore.
Negli ultimi anni tuttavia c’è stato un calo delle unità: secondo l’Health Report del 2013 infatti in quel solo anno circa 13.500 consulenti di britannici hanno abbandonato l’industria, lasciando circa 16 milioni di clienti senza assistenza finanziaria. Il problema principale che sta dietro a questa “fuga” è che la maggior parte degli Independent Advisors lavora per compagnie offshore originarie del Regno Unito ma operanti nei principali centri finanziari del mondo. Non tutte le persone infatti sono interessate a condurre una vita da expat per un lungo periodo della propria vita, soprattutto dal momento che abitare in alcuni di questi paesi – Hong Kong, Singapore, Emirati Arabi - è molto costoso. Con la sempre maggiore espansione dell’economia su scala globale il dubbio è che l’UK da sola non sia in grado di fornire sufficienti consulenti per soddisfare la domanda del mercato.
Per questa ragione molte compagnie nei tempi più recenti stanno cercando di diversificare il pool di consulenti di cui si servono. Una mancanza di diversity nel personale limita le prospettive di business, e non permette alle compagnie di inserirsi al meglio nei territori in cui operano. Philip Cernik, Direttore Marketing della sezione Emirati Arabi di Friends Provident International, ha affermato a tal proposito: “I clienti preferiscono avere a che fare con advisor della loro stessa nazionalità, perché ritengono che siano in grado di comprendere meglio le loro esigenze. Se le società di consulenza vogliono espandere la loro attività devono quindi assumere personale proveniente da un bacino geografico più ampio, in modo da coprire l’intera base demografica”.
Scuole di specializzazione per consulenti
Friends Provident International nell’ultimo anno ha dato vita a un progetto formativo che mira esattamente a colmare questo gap. Si tratta di un progetto pilota per una “scuola di specializzazione” per consulenti finanziari negli Emirati Arabi, che vuole formare professionisti in grado di staccarsi dal loro contesto di provenienza e acquisire competenze tecniche che permettano di operare su scala globale.
Anche altre aziende, come South Africa’s Carrick Wealth, deVere Group, Old Mutual e Prudential, hanno dato vita a iniziative simili per lo sviluppo degli independent andiser.