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L’OECD (Organisation for Economic Co-operation and Development) ha da poco diffuso il suo “2016 Business and Financial Outlook”, analisi che ogni anno prende in esame diversi aspetti del mercato finanziario mondiale.
Per quanto riguarda il comparto assicurativo, lo studio si è quest’anno concentrato soprattutto sull’evoluzione demografica della longevità, uno dei principali rischi che il settore deve sostenere. Negli ultimi anni la domanda di copertura è infatti cresciuta in modo esponenziale, sia a livello insurance che reinsurance, con il boom dei fondi pensione e di strumenti previdenziali affini, che pian piano si stanno affiancando – e sostituendo - al sistema pensionistico pubblico.
Un rischio poco uniforme
Il più grande problema relativo alla gestione del rischio di longevità è che, nonostante le aspettative di vita siano in aumento, esso non è distribuito uniformemente tra le classi demografiche e socio-economiche, anzi è molto fluttuante. Queste differenze nelle diverse fasce della popolazione sono dovute a fattori quali l’educazione, l’occupazione e il reddito, e stando ai dati raccolti dall’OECD le disparità sono aumentate in tutti gli stati in cui sono stati raccolti dati.
Per le assicurazioni questo è un problema, perché un rischio non uniforme è più difficile da prevedere, quindi da monetizzare. Il pericolo è che vi siano sempre meno strumenti assicurativi (ma soprattutto riassicurativi) in grado di fornire questa copertura. Le imprese di reinsurance hanno infatti difficoltà a stabilire la rischiosità di un fondo pensione sottoscritto da un insieme eterogeneo di persone, dunque chiederanno un premio più alto per far fronte all’incognita che non riescono a misurare. Inoltre, investendo in questo tipo di fondi, le compagnie faticano a diversificare l’esposizione dei loro portafogli.
Il mercato dei capitali
Una soluzione per uscire da questa stagnazione parrebbe essere l’allocazione del longevity risk sul mercato dei capitali. Il comparto delle Insurance-Linked Securities (ILS) è in continua espansione, con la creazione di soluzioni sofisticate e in grado di farsi carico di un range sempre più ampio di rischi. Questo insieme di prodotti, a metà tra il mondo assicurativo e finanziario, potrebbe giocare un ruolo chiave nella risoluzione delle problematiche legate alla longevità.
Allo stesso tempo anche lo sviluppo di modelli previsionali sempre più accurati sulle aspettative di vita aiuterà la ripresa del settore.