Si conferma in costante crescita il settore del credito al consumo nel 2017. Secondo uno studio presentato dall’Osservatorio Compass sono sempre di più le famiglie italiane che, per effettuare acquisti, scelgono di dilazionare il pagamento ricorrendo ai finanziamenti.
Nel corso del 2017 si è registrato un nuovo record in termini di finanziamenti finalizzati, arrivando a superare 19 miliardi di euro (+7,8% sul 2016 e +54% sul 2013), con un valore medio per acquisto di 5.300 euro (+37% sul 2013). Segnali incoraggianti arrivano anche dalle previsioni sulla congiuntura economica dei prossimi 12 mesi, che avrà effetti positivi anche sulle vendite secondo i convenzionati intervistati.
A spingere la crescita ha contribuito in maniera predominante il settore auto/moto, che rappresenta ben l’82% del valore dei finanziamenti erogati totali. Segue, in misura minore, l’arredamento con il 9% e l’elettronica con il 6%.
Rispetto al numero di richieste, è proprio l’elettronica ad essere il settore più rilevante, a fronte di un importo medio finanziato (889 euro) decisamente più basso rispetto a quello delle auto (13.048 euro). Da segnalare l'aumento del ricorso al credito al consumo per i giovani, con le richieste più che raddoppiate (+59%) dal 2013 ad oggi. A livello geografico invece le regioni con il maggior incremento sono la Calabria (+25,3%) e l’Emilia Romagna (+24,7%).
Quanto si indebitano gli italiani per acquistare un’auto o una moto? Secondo l’Osservatorio Compass, la media degli importi finanziati tramite venditori convenzionati è di 13.048 euro per l’auto e di 4.168 euro per le moto, valori sensibilmente più alti rispetto agli altri settori e che richiedono da parte delle famiglie una disponibilità economica più elevata.
Ma il prezzo non è l’unico fattore che gli acquirenti prendono in considerazione nella scelta: per oltre quattro convenzionati su dieci (41%), infatti, gli acquirenti guardano in primis allo stile e all’estetica e, solo in un secondo momento, al risparmio con i relativi consumi di carburante (33%). Il 30% è influenzato dal brand, mentre risultano “meno appealing” i dispositivi antinquinamento (2%), la rivendibilità del veicolo (8%), la sicurezza e la motorizzazione (10%).