Giovani
Una survey condotta da Areté, azienda leader nella consulenza strategica, analizza i consumi di mobilità degli under 35 in Italia, mostrando come l'auto rimanga il mezzo di trasporto preferito, con modalità di acquisto e preferenze che richiamano quelle delle generazioni precedenti.
Gli italiani si dimostrano sensibili a un uso consapevole dei dispositivi elettronici e sarebbero favorevoli a direttive ministeriali che aiutino a limitare l’utilizzo prolungato di dispositivi elettronici tra gli under 18. È quanto emerge dall'ultima indagine di Prima Assicurazioni commissionata a Nielsen, che ha sondato l’opinione degli italiani riguardo a un tema sempre più dibattuto e d’attualità.
Isolamento, difficoltà nel relazionarsi, apatia e attacchi di panico; questi sono solo alcuni dei disagi che, secondo l’indagine commissionata da Facile.it a mUp Research e Bilendi, colpiscono oltre 2,7 milioni di giovani con età compresa tra i 10 e i 20 anni. Eppure, quasi una famiglia su due sceglie di non ricorrere a cure specialistiche adeguate, spesso anche per ragioni di natura economica.
Futureberry società di consulenza che supporta le aziende nei percorsi di trasformazione, innovazione e cambiamento organizzativo, ha condotto un'indagine sulla percezione che i giovani hanno rispetto all'AI e, in particolare, al suo impatto sul futuro lavorativo.
Negli ultimi anni si è assistito ad un forte calo di auto intestate ai giovani. Tra il 2012 e il 2022, il calo è stato del 33% e le auto intestate agli under 25 sono scese sotto le 600mila, in controtendenza rispetto alla crescita del parco circolante auto nello stesso periodo, pari all'8%.
Jointly, la società Bcorp di welfare aziendale all'interno del programma Professione Genitori - ha condotto un sondaggio sulle attese del mondo del lavoro con 518 ragazzi di età tra i di 17 e i 18 anni, studenti degli ultimi due anni delle scuole superiori, provenienti da tutta Italia.
Qualche anno fa li venivano appellati come “bamboccioni”, giovani italiani coccolati e protetti in famiglia che restavano a vivere con papà e mamma fino a ben oltre la maturità. Un termine spregiativo che però non ha mai fatto i conti con le problematiche economiche dei giovani italiani che, generalmente, stanno molto peggio rispetto alla maggior parte dei coetanei europei.
Il Focus sulle città metropolitane diffuso dall’Istat mostro il progressivo invecchiamento del nostro Paese, dove gli anziani sono sempre più presenti nei centri urbani e nei territori metropolitani del Nord.
Il numero di auto intestate ai giovani è calato drasticamente negli ultimi anni. Nello specifico, si è passati da oltre un milione di autovetture intestate ad under 25 nel 2011 a circa 590mila nel 2021, registrando un calo del 43%, a fronte di una fascia di popolazione che nello stesso periodo è rimasta sostanzialmente stabile (-3%).
QBE Italia ha confermato anche per il 2022 il suo sostegno alle iniziative della onlus L’amico Charly a supporto della salute mentale e fisica degli adolescenti, tra le categorie che hanno risentito maggiormente degli effetti della pandemia.
Saranno anche “nativi digitali”, ma molti giovani studenti italiani (il 29,3%) non sono in gradi di scaricare un file da una piattaforma della scuola. Ed è un fatto estremamente preoccupante che il 32,8% non sappia utilizzare un browser per l’attività didattica, per non parlare dell’11% che non sa come fare a condividere uno schermo durante una chiamata con zoom.
Negli ultimi dieci anni hanno chiuso circa 156mila imprese giovanili, pari a un calo percentuale del 22,4%. A fine 2020 si contano circa 541 mila imprese giovanili iscritte al Registro delle Imprese delle Camere di commercio contro le 697mila presenti nel 2011. E se prima un’impresa su 10 era under 35 ora il peso dei giovani sul tessuto imprenditoriale è sceso all’8,9%.
Sono le donne e i giovani i soggetti che soffrono maggiormente la pandemia.
Prosegue l’impegno di Alleanza Assicurazioni nell’ambito della campagna #FattiAvanti, che cerca di attrarre giovani talenti alla ricerca di opportunità professionali, così da offrire prospettive di lavoro in un periodo così incerto.
Ripensare la nuova vita delle città e i nuovi modelli di mobilità nella ripartenza post Covid-19 con il sostegno di soluzioni assicurative innovative proposte da giovani universitari: è questo l’obiettivo del progetto “ANIA is CALLing!”. Una sfida che l’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici, lancia a 1,5 milioni di studenti di 91 atenei e 40 incubatori su tutto il territorio nazionale.