
I Lloyd’s di Londra hanno raggiunto un accordo stragiudiziale con i familiari di Michael Jackson sulla controversia riguardante la cancellazione dello show “That Is It” causata dal decesso della popstar e incentrata sulla polizza da oltre 10,6 milioni di sterline (12,7 milioni di euro).
Non sono stati resi noti i dettagli economici dell’accordo che mette la parola fine a una lunga querelle che avrebbe dovuto approdare in tribunale il mese prossimo.
La vicenda è nota. La polizza sottoscritta dai Lloyd’s copriva l’annullamento o il rinvio dei concerti londinesi di Michael Jackson, già in calendario nel 2009, in caso di morte, infortunio o malattia. Ma Jackson morì nel giugno 2009 per una overdose di Propofol (un anestetico chirurgico), durante la preparazione degli spettacoli. I Lloyd’s hanno sempre sostenuto che il contratto fosse nullo in quanto all’atto della firma del contratto Michael Jackson avrebbe mentito in due circostanze: avrebbe falsamente dichiarato di non aver visto altri medici dal 2005 in poi che non fossero il suo chirurgo plastico; non avrebbe dichiarato l’uso di farmaci pesanti (incluso il Propofol).