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Il “Destinazione Italia” non piace neanche ad ANAPA

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Mercoledì, 29 Gennaio, 2014 - 08:56
Autore: Gillespie

Piovono critiche anche da Anapa alla nuova Rc Auto disegnata dal decreto “Destinazione Italia”. Il sindacato degli agenti guidato da Vincenzo Cirasola si muove per tentare “di ridurre i nuovi oneri burocratici a carico degli intermediari”, annunciando la presentazione di tre emendamenti, tramite l’onorevole Giulio Cesare Sottanelli, capo gruppo di “Scelta Civica per l’Italia” in VI Commissione Finanze “che hanno la finalità di semplificare e tutelare la categoria degli intermediari di assicurazione sul tema della Rc Auto”. 

Anapa condivide lo spirito del decreto, ma è perplessa circa l’obbligo di proporre l’ispezione preventiva del veicolo, a fronte di uno sconto, richiedendo che venga emendato da obbligo in facoltà. Anapa sostiene che tale norma “sarebbe di ardua applicazione per quegli agenti con la sede agenziale nei centri cittadini ed in zone a traffico limitato, traducendosi in un ulteriore carico di costi da sopportare a scapito del servizio da garantire alla clientela, in una fase in cui, vuoi per la congiuntura economica sfavorevole, vuoi per un’evoluzione selettiva del mercato assicurativo, le agenzia già soffrono di una crisi di redditività senza precedenti”. Critiche anche sul fronte delle sanzioni, considerate eccessive e che dovrebbero restare a carico delle compagnie e non degli agenti “i quali possono aver compiuto dell’inadempienza a causa di una disorganizzazione che non può essere punita con sanzioni di siffatta misura”.

Secondo Anapa “sarebbe opportuno istituire un modello unico standard, come in previsione, che contenga tutte le necessarie informative precontrattuali, i potenziali conflitti d’interesse e l’adeguatezza dei contratti offerti, da sottoporre al cliente. L’adozione di questo modello rappresenterebbe un vantaggio anche per gli agenti che svolgono la loro attività in collaborazione con altri intermediari, con un considerevole alleggerimento (si pensi solo alla riduzione del numero delle firme) della relazione da intrattenere con il cliente senza venir meno all’esigenza di tutela del consumatore. Inoltre l’indebolimento degli oneri a carico degli agenti potrebbe, in momento congiunturale come quello attuale, evitare di pesare ulteriormente sui bilanci delle agenzie e incidere sul lato occupazionale delle stesse”.

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