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Il conto salato della vulnerabilità digitale: 300 miliardi di euro bruciati dall'Europa in cinque anni

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Lunedì, 29 Settembre, 2025 - 10:04
Autore: Gillespie

Trecentosette miliardi di euro. È questa la cifra astronomica che le quattro principali economie europee hanno pagato negli ultimi cinque anni per colpa degli attacchi informatici. Un numero che fa girare la testa e che dovrebbe far riflettere chiunque si occupi di gestione aziendale, perché dietro a questa montagna di denaro bruciato c'è una verità scomoda: la stragrande maggioranza di questi danni si poteva evitare.

La ricerca condotta da Howden, broker assicurativo globale, ha analizzato il mercato di Italia, Francia, Germania e Spagna scoprendo che quasi la metà delle aziende intervistate - il 49% per la precisione - ha subito almeno un cyber attacco tra il 2020 e il 2025. Ma il dato più sconcertante è un altro: 204 miliardi di euro di quelle perdite totali avrebbero potuto essere evitati semplicemente adottando misure di sicurezza informatica di base e coperture assicurative adeguate. In pratica, due terzi del danno era prevenibile.

"In un contesto in cui le minacce informatiche diventano sempre più sofisticate e mirate, anche a causa dell'evoluzione dell'intelligenza artificiale, è fondamentale che le aziende adottino un approccio proattivo alla gestione del rischio", spiega Roberto Panzeri, Head of Financial Lines di Howden. "La sola postura di sicurezza, per quanto solida, non è più sufficiente a garantire la resilienza operativa. È qui che il trasferimento del rischio al mercato assicurativo gioca un ruolo cruciale".

Eppure, nonostante questi numeri drammatici, oltre il 70% delle aziende nei quattro paesi continua a navigare senza rete di protezione, sprovvista di una polizza contro i rischi cyber. Una percentuale che fa impallidire persino il Regno Unito, dove comunque il 61% delle imprese resta scoperto. È come guidare senza cinture di sicurezza su un'autostrada dove gli incidenti sono all'ordine del giorno.

Il paradosso è che il mercato assicurativo cyber sta attraversando una fase di relativo rilassamento. Negli ultimi 12 mesi i prezzi sono calati del 22% rispetto al picco di metà 2022, con riduzioni particolarmente marcate nei mercati internazionali dove i tassi sono diminuiti del 12% solo da gennaio 2024. Gli assicuratori stanno investendo massicciamente in questo settore che ha dimostrato una redditività solida, eppure la domanda fatica ancora a decollare.

"È fondamentale sottolineare anche il ruolo delle PMI, che rappresentano l'ossatura del tessuto economico italiano ed europeo", aggiunge Anthea Vasta, Specialty manager di Howden. "Spesso meno strutturate rispetto alle grandi imprese, le piccole e medie imprese sono particolarmente esposte agli attacchi informatici. Per loro, una polizza cyber non è solo uno strumento di protezione finanziaria, ma un elemento chiave per garantire continuità operativa e conformità normativa".

I numeri parlano chiaro: un'azienda con fatturato di 500 milioni di euro potrebbe risparmiare 16 milioni in dieci anni grazie a una polizza cyber, con un ritorno sull'investimento del 19%. E questo calcolo considera solo la riduzione dei danni grazie a una migliore governance del rischio, senza nemmeno contare i risarcimenti diretti in caso di sinistro.

C'è però una nota di ottimismo: il 31% delle aziende con fatturato superiore al milione di euro ha dichiarato di voler acquistare per la prima volta un'assicurazione cyber nei prossimi cinque anni. "Con una diffusione ancora bassa e una domanda in aumento, l'Europa e altri mercati internazionali offrono significative opportunità di crescita", conferma Jean Bayon de La Tour, responsabile Cyber International di Howden. "Tuttavia, il mercato deve fare di più per comunicare questo valore e semplificare la sua offerta".

La sfida è culturale prima ancora che tecnica. Come sottolinea Shay Simkin, Presidente Global Cyber di Howden: "Il divario nella protezione informatica è una questione sociale che richiede un'attenzione urgente". Non si tratta solo di vendere polizze, ma di costruire una consapevolezza diffusa che in un'epoca dove l'intelligenza artificiale rende gli attacchi sempre più sofisticati, la protezione digitale non è più un lusso ma una necessità vitale per la sopravvivenza stessa delle imprese.

Tag: 
Howden
Cyber Attack
Cyber Security

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