
Il decreto denominato comunemente "Jobs Act" introduce una serie di novità come l’innalzamento da 12 a 36 mesi della durata dei contratti a tempo determinato senza causale (la forza lavoro assunta con questo tipo di contratto non potrà essere più del 20 per cento del totale degli assunti). Inoltre, i contratti a tempo determinato si potranno rinnovare fino a un massimo di otto volte in tre anni, a fronte di ragioni oggettive. Negato l’obbligo di pausa tra un contratto e l’altro. Inoltre, i contratti di apprendistato avranno meno vincoli.
Il decreto, peraltro, recepisce la raccomandazione - espressa a più riprese anche da SNA - di non applicare il limite del 20% del personale, così eventualmente assunto per le imprese fino a cinque addetti (soglia entro la quale ricade la grande maggioranza delle agenzie assicurative italiane). Gli agenti di piccole e medie dimensioni potranno, quindi, ricorrere a questo nuovo strumento contrattuale senza limiti. Il Presidente Nazionale SNA, Claudio Demozzi, ritiene indispensabile "salvaguardare il contenuto innovativo del provvedimento e le conseguenti possibili ricadute positive anche in termini di maggiore flessibilità occupazionale nelle agenzie, a tutela della sopravvivenza delle medesime in questa difficile fase economica che ne ha compromesso gravemente la redditività. Forse, ancora una volta, lo strumento legislativo - ha aggiunto Demozzi - ci darà una mano a tutelare i diritti imprenditoriali degli agenti, quasi a colmare una mancata disponibilità alla comprensione ed al dialogo da parte delle parti sociali e nello specifico dei sindacati dei dipendenti agenziali che ad oggi si sono dimostrati poco sensibili al grido di dolore, alla richiesta di aiuto proveniente dagli agenti italiani”.