Il mercato globale M&A mantiene lo slancio positivo raggiunto all'inizio del 2024, con un aumento delle operazioni completate tra aprile e giugno rispetto allo stesso periodo del 2023. È quanto rileva il Quarterly Deal Performance Monitor (QDPM) di WTW.
I dati raccolti in collaborazione con l’M&A Research Centre della Bayes Business School di Londra rivelano che nel secondo trimestre del 2024 sono state concluse 166 operazioni a livello globale per un valore superiore a 100 milioni di dollari, un numero esattamente uguale a quello delle operazioni concluse nei primi tre mesi dell'anno. Rispetto allo stesso periodo del 2023, invece, l’aumento è di 130 operazioni in più (+28% in volume).
I 35 “large deals” conclusi tra aprile e giugno 2024, dal valore superiore a 1 miliardo di dollari, registrano il terzo aumento trimestrale consecutivo, dopo i 34 tra gennaio e marzo 2024 e i 32 tra ottobre e dicembre 2023. Inoltre, con i 4 “mega deals”, dal valore di oltre a 10 miliardi di dollari, tutti conclusi tra aprile e giugno, finora nel 2024 sono stati conclusi in totale “9 mega deals”, rispetto ai soli 3 dei primi sei mesi del 2023 (+200%).
Le operazioni portate a termine all'interno dello stesso settore industriale (intrasettoriali) sono aumentate in proporzione al totale delle operazioni concluse questo trimestre. Rispetto al 2023, negli ultimi tre mesi le operazioni intrasettoriali sono passate dal 57% al 74% del totale: questo dato indica la tendenza, da parte delle aziende, di tagliare le attività non strategiche e allo stesso tempo di cercare operazioni più vicine al business per consolidare il proprio posizionamento sul mercato.
“Se la prima metà del 2024 è stata indicativa di un trend positivo, nel secondo trimestre ci spingiamo ad affermare che il dealmaking potrebbe essere sul punto di tornare ai livelli pre-Covid”, ha dichiarato Andrea Scaffidi, Total Reward & Executive Solutions Senior Director di WTW. “La combinazione tra l'aumento della fiducia del mercato, i tagli dei tassi d'interesse, il miglioramento delle condizioni di finanziamento, la bassa volatilità e la riduzione dei divari di valutazione contribuirà a farci dimenticare il periodo di stagnazione che abbiamo registrato dalla fine del 2022”.
Rispetto alla forte performance del mercato azionario mondiale, che ha reso le valutazioni più costose, le società che hanno concluso operazioni M&A hanno faticato a competere con il mercato più ampio, sottoperformando del 9,3% tra aprile e giugno 2024. Questo dato si basa sull'andamento del prezzo delle azioni e ricalca la sottoperformance degli acquirenti già registrata tra gennaio e marzo (-13,1%).
Nonostante ciò, la tendenza a lungo termine di oltre 15 anni mostra che le operazioni M&A hanno sovraperformato il mercato dalla crisi finanziaria globale (+1,4%)
Per quanto riguarda gli andamenti regionali, il mercato M&A in Nord America rimane instabile. Anche i dealmaker europei hanno faticato a generare valore dalle operazioni. Dopo aver superato per l'ultima volta il loro indice regionale nel 2021, hanno nuovamente sottoperformato del -10,7% nel periodo aprile-giugno con 34 operazioni concluse, in calo rispetto alle 37 operazioni tra gennaio e marzo.
I dati mostrano che ancora una volta il mercato dell'Asia-Pacifico è andato meglio, continuando ad essere l'unica regione a superare il proprio indice regionale (+1%), con 38 operazioni chiuse nel secondo trimestre del 2024 (+7 operazioni rispetto al trimestre scorso).