“Pensiamo che la credibilità di una classe dirigente passi anche, ma non solo, attraverso la decisione di esporsi in prima persona, di correr dei rischi, pur di difendere una giusta rivendicazione”. Così si è espresso il Presidente dello Sna – Claudio Demozzi – nel commentare la delibera assunta dall’Esecutivo Nazionale lo scorso 8 marzo. “Nei prossimi giorni – ha spiegato Demozzi – tutti i componenti dell’Esecutivo Nazionale del Sindacato Nazionale Agenti autodenunceranno presso i Presidenti di Senato e Camera, la Presidenza del Consiglio, e l’Isvap (l’Istituto che vigila sull’attività delle compagnie e agenzie di assicurazione) la loro inadempienza verso il dettato dell’articolo 34 del D.L. Liberalizzazioni”.
Il D.L., all’articolo 34, impone agli intermediari, prima della stipula della polizza R.C. Auto, di fornire al cliente almeno tre preventivi, di altrettante compagnie, illustrandone le caratteristiche.
“E’ come se un fruttivendolo – ha proseguito Demozzi - venisse obbligato, per decreto, a fornire unitamente al prezzo delle sue pere, anche quello delle pere di due altri fruttivendoli, illustrandone le caratteristiche; senza però potere, a richiesta, fornire il prodotto. Non è con questi strumenti che si favorisce la concorrenza ed un abbassamento dei prezzi delle polizze R.c.auto”.
I rischi economici derivanti agli agenti di assicurazione da questa iniziativa di “disobbedienza civile” sono elevati: da 50.000 a 100.000 euro per ogni contratto emesso senza aver adempiuto a quanto previsto dall’articolo 34 del Decreto. E tutto questo a fronte di poche decine di euro rappresentate dalla provvigione che si intasca un agente per la vendita di una polizza auto.
Già da anni il Sindacato degli agenti di assicurazione si batte per introdurre, nel mercato della intermediazione delle polizze assicurative, elementi di vera concorrenza come, ad esempio, la possibilità per tutti gli intermediari di collocare polizze di compagnie diverse, uscendo così dalla logica della vendita monomarca, anche senza la necessità di rappresentare direttamente tali compagnie, ma avviando rapporti di collaborazione con altri intermediari.
Un progetto ostacolato dalle imprese di assicurazione che non vedono di buon occhio l’indipendenza degli agenti; oggi in Italia, solo il 30% degli agenti di assicurazione rappresenta più compagnie. Esattamente il contrario della vicina Francia dove gli agenti che rappresentano più imprese sono il 70%.
Testo dell’art.34 – 1° comma
Gli intermediari che distribuiscono servizi e prodotti assicurativi del ramo assicurativo di danni derivanti dalla circolazione di veicoli e natanti sono tenuti, prima della sottoscrizione del contratto, a informare il cliente, in modo corretto, trasparente ed esaustivo, sulla tariffa e sulle altre condizioni contrattuali proposte da almeno tre diverse compagnie assicurative non appartenenti a medesimi gruppi, anche avvalendosi delle informazioni obbligatoriamente pubblicate dalle imprese di assicurazione sui propri siti internet.