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Insurance Europe accusa la Commissione UE: ignora i consigli sulla e-card

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Martedì, 17 Gennaio, 2017 - 08:10
Autore: Gillespie

Insurance Europe, la federazione assicurativa e riassicurativa europea, ha puntato l’indice sulla Commissione UE rea di lavorare su presupposti errati ignorando del tutto i consigli di Insurance Europe in merito alla proposta di legge riguardanti l’introduzione di una nuova e-card europea dei servizi. Si tratta di una procedura elettronica semplificata che dovrebbe rendere più facile per i prestatori di servizi alle imprese (ad esempio, imprese di ingegneria, consulenti informatici, organizzatori di fiere) e di servizi di costruzione, espletare le formalità amministrative necessarie per fornire servizi all’estero.

I prestatori di servizi potranno rivolgersi – nella propria lingua – a un interlocutore unico nel proprio paese, il quale dopo aver verificato i dati necessari li trasmetterà allo Stato membro ospitante. Come già avviene, solo quest’ultimo ha il potere di applicare le disposizioni regolamentari nazionali e di decidere se il richiedente può offrire servizi sul suo territorio. L’e-card non pregiudica gli attuali obblighi dei datori di lavoro né i diritti dei lavoratori. In risposta alla pubblicazione della proposta di legge della Commissiona Europea, Nicolas Jeanmart, head of personal insurance, general insurance & macroeconomics di Insurance Europe, ha detto che la Commissione sembrerebbe ignorare il fatto che l’assicurazione per i servizi cross-border esiste già ed è accessibile. Come già spiegato alla Commissione UE, sono molti gli assicuratori che offrono le proprie coperture su mercati diversi da quelli dove hanno sede. Un ulteriore intervento normativo che non tenga conto di ciò rischierebbe quindi di aggiungere un ulteriore onere inutile per gli assicuratori, senza ingenerare alcun beneficio ai settore che intende invece aiutare con la e-card.

“Mentre Insurance Europe condivide l’interesse della Commissione UE nel cercare di facilitare la circolazione dei servizi all’interno del mercato unico, ha invece notevoli perplessità circa il fatto che la proposta si basi sull’errato presupposto che attualmente ciò sia impedito a causa della mancanza di disponibilità dell’industria assicurativa”.

La proposta della Commissione UE introduce ad esempio una dichiarazione sinistri standardizzata, che gli assicuratori sarebbero obbligati a fornire ai propri clienti. Circostanza preoccupante perché l’armonizzazione dei sinistri è praticamente impossibile da realizzare a causa delle diverse normative in vigore nei pari paesi UE. La proposta di legge non riesce, inoltre, a recepire l’importanza della discrezionalità dell’assicuratore nel calcolo dei premi: i rischi sono sempre valutati sulla base di condizioni locali, andando così a limitare il valore che può avere un rischio calcolato in un Paese, in un mercato diverso dove le condizioni sono difformi dal contesto nel quale è stato valutato.

Tag: 
Insurance Europe
UE

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