In Italia, come denunciato anche dall’Antitrust, sembrerebbe esistere un cartello delle assicurazioni di auto e moto, che chiuderebbe le porte alla concorrenza sul mercato, provocando un aumento ad arte dei prezzi delle polizze assicurative, oltre a un incremento di quelle false, che la Commissione europea fa finta di non vedere. Questa la denuncia espressa dall’eurodeputato Eld Claudio Morganti, in un’interrogazione alla Commissione europea, chiamata “a tornare sulle proprie posizioni”, dopo che nel dicembre del 2011, interrogata sullo stesso tema, aveva risposto all’europarlamentare toscano che non vi erano i presupposti per ritenere che “i prezzi delle polizze assicurative di auto e motocicli, in Italia, fossero stabiliti da un presunto cartello delle assicurazioni”.
Allora, l’Esecutivo Ue aveva sottolineato come “il differenziale di prezzo delle polizze fosse dovuto, piuttosto, a strutture di rischio e a costi di risarcimento diversi tra gli Stati membri, definendo positivo l’impatto sui premi che ha avuto l’abolizione dei controlli sui prezzi, nel mercato delle assicurazioni di auto e moto”.
“Negli ultimi dieci anni, in Italia, come in Europa - si legge nell’interrogazione - sono diminuiti gli incidenti stradali, ma a questo non è seguita una riduzione dei costi delle assicurazioni, bensì un loro sproporzionato aumento. Per quanto riguarda i ciclomotori - ha specificato Morganti - in alcuni casi la polizza assicurativa costa addirittura di più rispetto al ciclomotore stesso”.
L’eurodeputato Eld ha fatto l’esempio del costo medio dell’assicurazione di uno scooter, in Germania, Francia, Spagna e Italia, rilevando che nel nostro Paese questo “varia dai 450 agli oltre 1.500 euro annui, contro una forbice di 95-360 euro in Spagna, e il costo nettamente inferiore, di 150 euro, relativo a Francia e Germania”.