Nuova azione dell’Ivass che ha inviato una lettera alle compagnie di assicurazioni italiane per invitarle a una nuova verifica sulle polizze dormienti, considerata necessaria in conseguenza dei decessi verificatisi nel 2020 a causa del Covid-19.
All’interno della lettera l’Autorità di vigilanza indica che anche per il 2020 viene offerto alle compagnie il servizio di incrocio tra i codici fiscali degli assicurati italiani e i dati sui decessi disponibili presso l’Anagrafe Tributaria, in modo da agevolare la ricerca di polizze non riscosse. “Tale incrocio - scrive l’Ivass - potrebbe risultare particolarmente utile nel momento storico attuale, in cui, purtroppo, i 35.000 decessi dovuti al Covid, anche per le drammatiche circostanze in cui sono avvenuti, potrebbero non essere stati tutti segnalati alle compagnie di assicurazione dai familiari”.
L’azione di risveglio delle polizze dormienti avviata dall’Ivass sotto la presidenza di Salvatore Rossi, ha già portato a “risvegliare” 240mila polizze vita per un controvalore di 4,4 miliardi. Nella lettera al mercato l’Autorità di vigilanza spiega che il nuovo incrocio interessa anche le polizze danni che assicurano un capitale in caso di decesso per infortunio.