
L’Ivass ha pubblicato il Bollettino Statistico sull’attività assicurativa nel comparto salute (2018-2023). I dati evidenziano come la spesa sanitaria complessiva nel 2023 sia rimasta pressoché invariata rispetto all'anno precedente, raggiungendo i 176,1 miliardi di euro (+0,25%).
La spesa in relazione al PIL, tuttavia, è diminuita, passando dall'8,8% nel 2022 all'8,3% nel 2023. Le principali voci di spesa restano quelle relative alla sanità pubblica e alle spese out-of-pocket, mentre l'attività assicurativa continua a registrare una crescita, in particolare nei rami malattia e infortuni.
Nel 2023, la raccolta premi del ramo malattia delle imprese vigilate dall'Ivass ha visto un incremento del +10,9%, con un ulteriore aumento dei premi nei primi sei mesi del 2024 (+11,6%). Anche il ramo infortuni ha mostrato una tendenza positiva, sebbene con variazioni più contenute rispetto al ramo malattia, confermando il trend anche al termine del primo semestre 2024.
Un aspetto significativo del ramo malattia è la sua elevata concentrazione: le prime cinque compagnie assicurative raccolgono il 66% dei premi, mentre i primi cinque gruppi assicurativi raggiungono l'80%. Le polizze collettive, in particolare quelle collegate ai fondi sanitari, rappresentano la maggior parte della raccolta premi, con una quota del 51,8%, sostanzialmente invariata rispetto al 2022 (51,5%). Le altre polizze collettive costituiscono l'11,3% della raccolta (rispetto al 12,9% nel 2022), mentre le polizze individuali coprono il restante 36,9% (rispetto al 35,6% dell’anno precedente).
Nel frattempo, la frequenza dei sinistri ha continuato a crescere, sebbene con una leggera diminuzione del costo medio. Il premio medio è in aumento, con una notevole variabilità a seconda del tipo di contratto, a indicare diversi livelli di copertura. I principali indicatori di performance, come il loss ratio e il combined ratio, sono rimasti pressoché stabili rispetto all'esercizio precedente. La frequenza dei sinistri è aumentata sia per i fondi sanitari che per le altre forme collettive, mentre il risultato del conto tecnico ha mostrato una crescita rispetto all'anno precedente, con una maggiore variabilità tra le compagnie in termini di redditività.
Per quanto riguarda il ramo infortuni, la produzione è aumentata in misura più contenuta (+2,4%) rispetto al ramo malattia. Anche in questo caso si nota una concentrazione dei premi, con le prime cinque compagnie che sottoscrivono il 61,4% dei premi, e i primi cinque gruppi assicurativi il 72,2%. Sebbene il premio medio sia aumentato a causa della crescente frequenza dei sinistri, il costo medio è rimasto in leggera diminuzione. Si registra un modesto aumento del loss ratio e una sostanziale stabilità del combined ratio. Anche il conto tecnico del ramo infortuni ha chiuso con un risultato positivo, con una leggera riduzione della variabilità della profittabilità tra le compagnie.