
L’Unione Europea Assicuratori (UEA) non molla la presa sui comparatori e in una lettera inviata dal vicepresidente Francesco Barbieri a Elena Bellizzi, responsabile del Servizio Tutela del Consumatore per l’Ivass, segnala come permangano “gravi inadempienze rispetto alle prescrizioni tassative dell’Autorià” anche dopo la scadenza del 31 gennaio 2015, termine ultimo indicato dall’Ivass per adeguare i comparatori online alle indicazioni avanzate dalla stessa autorità in seguito a una indagine che che aveva evidenziato diversi elementi di criticità in termini di trasparenza e correttezza, con un gap significativo rispetto alle Good Practices individuate a livello europeo.
Nella lettera Francesco Barbieri scrive che “ci vediamo costretti a segnalarle che, dopo la scadenza del termine imposto da Ivass ai “cosiddetti comparatori” per l’adeguamento della loro condotta, permangono gravi inadempienze rispetto alle prescrizioni tassative dell’Autorità”. Il vicepresidente UEA aggiunge che “il mancato o parziale adempimento alle prescrizioni indicate dal Regulator denota, oltre ai profili di natura giuridica che saranno oggetto di appropriate valutazioni di merito in capo a quest’ultimo, una scarsa attitudine dei “cosiddetti comparatori” a best practice e best advice, ovvero, i principi informatori della Direttiva Europea sulla distribuzione del servizio assicurativo, a sua volta recepita in ambito domestico nel Codice delle Assicurazioni. Nondimeno, un siffatto atteggiamento posto in essere da questi soggetti interessati dai provvedimenti dell’Istituto, palesa ancor di più la loro irrilevante propensione alla compliance, laddove il mercato (e non solo quello assicurativo) insegue il traguardo dei migliori standard in tale ambito”.
In conclusione, Barbieri ricorda come UEA creda che i principi informatori e i valori sottesi che stanno alla base di qualsivoglia attività giuridica e regolatoria “debbano considerarsi irrinunciabili, senza se e senza ma. Quindi, confidiamo in un pronto e risolutivo intervento della sua Direzione, sempre attenta alla tutela dei diritti del consumatore e, parimenti, sensibile al sano evolversi del mercato e della concorrenza, nel rispetto delle regole che ne presidiano lo svolgimento e ne segnano il perimetro”.