
Il maltempo la fa da padrone negli ultimi giorni e, nelle ultime 48 ore, la Coldiretti ha contato in Italia, sulla base dei Eswd (European Sever Weather Database), 35 tra nubifragi e tempeste di vento, con frane e danni che sconvolgono un territorio reso fragile dalla cementificazione e dall'abbandono dei terreni coltivati.
Dopo un inizio 2024 bollente con una temperatura superiore di 1,6 gradi rispetto alla media storica secondo l'Isac Cnr, la pioggia è importante per l'agricoltura in lotta con la siccità, ma per dare reale sollievo alla terra non devono manifestarsi precipitazioni intense. Violenti nubifragi rischiano invece di provocare danni poichè i terreni secchi non riescono ad assorbire l'acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti.
Pesa su questo fattore anche il fenomeno del consumo di suolo, con l'Italia che causa della cementificazione e dell'abbandono ha perso quasi 1/3 (30%) dei terreni agricoli nell'ultimo mezzo secolo con la superficie agricola utilizzabile in Italia che si è ridotta ad appena 12,8 milioni di ettari ed effetti sulla manutenzione e pulizia del territorio e sulla tenuta idrogeologica del Paese.