Secondo quanto riporta il Financial Times la famiglia al-Thani avrebbe recentemente aumentato la quota azionaria detenuta presso il gruppo bancario tedesco.
Il controllo dei qatarioti sul colosso europeo risale al 2014, quando l’allora amministratore Anshu Jain persuase i reali a investire nell’aumento di capitale della società. Nell’agosto 2015 già le azioni degli investitori arabi ammontavano al 6,1% del totale ed erano possedute da due società di proprietà della famiglia: la Paramount Services Holdings e la Supreme Universal Holdings.
A oggi i due gruppo possiedono circa il 5% di Deutsche Bank ciascuno, quindi la quota detenuta dai magnati del Qatar ammonta al 10%. Al secondo posto della classifica dei maggiori azionisti troviamo invece il colosso BlackRock, con una partecipazione del 6%.
I regnanti mediorientali avrebbero anche espresso, in occasione del rinnovo di alcune posizioni del consiglio di amministrazione, la loro preferenza per la nomina di Stefan Simon. Quest’ultimo, che è partner di Flick Gocke Schaumburg (impresa con sede a Bonn) e professore onorario dell’Università di Colonia, sarà quindi in lizza per ottenere un posto nel direttivo della banca. Le elezioni si svolgeranno il prossimo 17 maggio durante l’assemblea annuale degli azionisti.
La Paramount Services Holdings ha inoltre rilasciato un comunicato ufficiale in cui manifesta il suo pieno supporto all’attività di Paul Achleitner, presidente di Deutsche Bank. Questa presa di posizione è piuttosto inattesa, in quanto sono molti a dirsi insoddisfatti dell’operato di Achlitner. La banca infatti ha assistito nell’ultimo anno a un crollo del valore delle sue azioni, con il minimo storico raggiunto il 7 lugio 2016. In questa data un’azione costava 11,30 euro, la metà rispetto allo stesso periodo nel 2015.
Nonostante questi fatti però gli al-Thani hanno fatto sapere che la presidenza di Achleitner rimane un fattore chiave che sta alla base della costruzione e mantenimento del rapporto di fiducia del gruppo Paramount verso l’istituto di credito.