
Paolo Andrea Di Lullo, direttore commerciale di Grifo Holding: “Crediamo che un unico modello circolare di servizio, supportato da Business Unit specializzate e dedicate, sia la via verso un imprescindibile approccio globale alle complesse e trasversali esigenze del cliente, in grado di portare esperienze diversificate in ogni aspetto del mondo assicurativo”.
Grifo Holding, primo hub di servizi del settore assicurativo e finanziario italiano e guidato da Bernardo Franchi, continua il suo processo di crescita.
Nato nel 2019 Grifo Holding riunisce le partecipazioni di sei società sinergiche e complementari Asfalia, Asfalia Prime Broker, Argenta, Quadratum, GrifoTech, e GrifoHealth raggruppando le attività in due macroaree di business, una dedicata al canale diretto e una al canale istituzionale (banche, compagnie, intermediari).
Nonostante le difficoltà imposte dalla pandemia, Grifo Holding ha proseguito nel suo percorso di crescita. È infatti di poche settimane fa la notizia dell’apertura dei nuovi uffici a Brescia e Asti, rispettivamente in via Antonio Callegari 4 e in viale Goito 12, mentre a Cuneo è stata inaugurata una nuova sede più ampia in via Statuto 4. Insomma, un bel messaggio di fiducia al mercato da parte di Grifo Holding che ha in programma, per i prossimi mesi, l’apertura di altri nuovi uffici sul territorio in funzione della politica di reclutamento in corso. Ne abbiamo parlato con il direttore commerciale del Gruppo, Paolo Andrea Di Lullo.
“Mai come in questo periodo la capacità di ascolto è determinante per poter capire le molteplici esigenze e di poterle poi tradurre in soluzioni personalizzate, sia che si parli di strumenti di protezione che di proposte relative al risparmio o all’investimento.
Con i Business Advisor City Office ci proponiamo di avvicinarci al territorio in termini di qualità complessiva della relazione con ciascun cliente, trasparenza informativa, marketing relazionale, personalizzazione delle soluzioni offerte, qualità del servizio di post-vendita per creare una positiva esperienza di acquisto.
Per questo siamo sempre pronti a considerare l’apertura di nuovi uffici su tutto il territorio nazionale a fronte dell’ingresso di nuovi consulenti che vorranno crescere insieme a noi attraverso un modello di business multicanale per la scelta dei servizi e nella relazione con i clienti”.
Qual è il modello di business di Grifo Holding? E quali i prossimi obiettivi?
“Grifo Holding è la Holding che controlla e racchiude al suo interno le partecipazioni di sei Società specializzate nei diversi ambiti di business del Gruppo (Asfalia, Asfalia Prime Broker, Argenta, Quadratum, GrifoTech e GrifoHealth), creando un modello di business unico che vuole generare valore in modo sinergico per i nostri clienti e per i nostri partners.
L’obiettivo anche per il futuro è quello di implementare partnership forti e personalizzate con le Compagnie e garantire una customer journey completa supportata dalle nuove tecnologie, in quanto i clienti vogliono essere supportati e accompagnati in esperienze uniche e innovative durante l’intero processo di analisi dei più diversi bisogni”.
Gruppo di consulenza patrimoniale e assicurativa. Perché riunire tutto sotto un unico cappello?
“Vogliamo seguire una strada che possa reinterpretare il ruolo del moderno intermediario. Crediamo che un unico modello circolare di servizio, supportato da Business Unit specializzate e dedicate, sia la via verso un imprescindibile approccio globale alle complesse e trasversali esigenze del cliente, in grado di portare esperienze diversificate in ogni aspetto del mondo assicurativo (polizze vita, private insurance di diritto lussemburghese o irlandese, protezione di persone o beni, brokeraggio corporate, health insurance e welfare aziendale).
In particolare, quali benefici possono trarre le compagnie e soprattutto gli intermediari assicurativi in un settore già così complesso, soprattutto dal punto di vista normativo?
“All’interno di una strategia multicanale e di un quadro normativo in evoluzione, crediamo che la digitalizzazione, lo snellimento dei processi operativi e l’efficienza nel dialogo con le Compagnie sia indispensabile per una più soddisfacente relazione con il cliente. Usiamo la nostra piattaforma Insurtech come interfaccia digitale per gestire una continuativa informazione finalizzata a rendere i clienti maggiormente consapevoli e per sfruttare l’automazione delle attività a basso valore aggiunto. Inoltre, abbiamo strutturato nel sistema la gestione online di gran parte del processo di intermediazione, compliance assicurativa e privacy”.
Siamo al centro di un processo di digitalizzazione che riguarda l’intera società. Ci sarà ancora spazio per la consulenza personale in futuro? E in questo senso, quanto sono importanti i nuovi strumenti di dialogo in digitale?
“Constatata la profonda evoluzione dei comportamenti di acquisto e di riflesso del modello di servizio che coinvolge i processi di engagement del cliente, abbiamo voluto coniugare esperienza e tradizione con l’innovazione attraverso l’integrazione di online e offline, rafforzando gli strumenti di operatività da remoto sia in fase di consulenza al cliente che di sottoscrizione della polizza. Al contempo manteniamo l’attività del consulente al centro delle relazioni, rafforzando le sue possibilità di esprimere al massimo il valore aggiunto nel contesto della consulenza assicurativa.
A nostro avviso è il momento di riproporre in termini più netti e concreti il tema dell’integrazione tra processo digitale e consulenza “fisica””.
In termini di sensibilizzazione al rischio, si può parlare di ruolo sociale del consulente?
“Il nostro consulente, lavorando in sinergia con le diverse società del Gruppo, può valorizzare la sua professionalità, garantire una pluralità di scelta di soluzioni e ampliare le sue competenze in settori dove il peso della consulenza è sicuramente centrale per offrire un servizio che deve essere tagliato su misura.
Siamo convinti che bisogna porsi come interlocutori affidabili per riesaminare insieme ad ogni cliente tutta la situazione, privata o professionale, per sottolineare quali eventi potrebbero cambiare la sua vita, rendendolo più consapevoli dei rischi e aiutandolo a valutare il grado di tranquillità in caso di una mirata pianificazione patrimoniale e assicurativa”.
Con la pandemia sono emersi due grandi temi: la tutela della salute e il cyber risk. Cosa potete offrire in questi ambiti di business?
“Il welfare in una logica di health protection per imprese e famiglie è il settore con le più grandi potenzialità di crescita, anche a fronte del contesto di riduzione dello stato sociale in seguito a una domanda di salute crescente. In Italia la quota investita in forme di sanità integrativa è poco sopra il 10% (meno della metà dei principali paesi europei) e quindi la quasi totalità della spesa sanitaria privata è a carico delle famiglie. Con GrifoHealth, broker sanitario e di welfare, siamo soci sostenitori di percorsi di mutualità che, attraverso i peculiari valori di inclusività e solidarietà, devono essere il vero pilastro integrativo della assistenza sanitaria.
In tema di Cyber Risk si sta lentamente prendendo coscienza dell’aumentata vulnerabilità dei sistemi informatici e dei pericoli correlati alla sicurezza. Sono, in particolare, le piccole e medie aziende a farsi trovare impreparate, rischiando impatti devastanti, sia in termini economici che reputazionali. Dato per scontato che bisogna attuare un’attività di prevenzione, dotandosi di dispositivi di protezione robusti, proponiamo diverse coperture assicurative, in grado di offrire un’adeguata protezione per indennizzare i danni patrimoniali subiti dopo un’intrusione dolosa o un errore”.