
Si dice che il lungo periodo di isolamento ci abbia cambiati, che un mutamento così radicale delle nostre abitudini non poteva che avere effetti sulla psiche delle persone, soprattutto quelle costrette a condividere con altre, spazi ristretti di poche decine di metri quadrati.
Una delle conseguenze dell’isolamento da coronavirus è la crescente attenzione verso tutto quello che può essere catalogato come il benessere della mente.
È quanto rileva una ricerca dell’Osservatorio Reale Mutua sul welfare dopo aver analizzato le risposte del campione che indica un 42% di italiani, in pratica uno su tre, interessati a provare yoga, meditazione, tai chi e mindfulness. Si tratta di attività che favoriscono il benessere mentale e il 17% già ha provato a praticarle.
Queste attività, anche molto diverse tra loro, hanno in comune la capacità di portare importanti benefici: migliorano l’umore (38%), riducono lo stress (35%), favoriscono la concentrazione (35%) e permettono di ottenere anche migliori performance lavorative (24%).
Se non si può andare in una palestra o in un centro specializzato ci si rivolge alle app (15%) o alle lezioni da remoto e video tutorial (31%).
Un’analisi sulle ricerche online di questo periodo di clausura conferma che tra le parole più ricercate ci sono appunto “app yoga”, “yoga online” e “stretching”.
Molti lavoratori vorrebbero applicare queste pratiche anche una volta tornati alla normalità. A beneficiarne dovrebbero essere soprattutto coloro che sono sottoposti a scadenze e ritmi frenetici (37%) e quelli che oltre agli impegni di lavoro devono far fronte a compiti di cura impegnativi, come nel caso di genitori con figli piccoli o dei caregiver (33%).
Insieme a queste pratiche, a favorire il benessere mentale durante l’attività lavorativa è la possibilità di una gestione personalizzata del proprio tempo, resa possibile da forme di welfare come la flessibilità oraria (66%) e lo smartworking (27%). Molto utile, infine, è anche la possibilità di disporre di un consulente psicologico (14%) con cui confrontarsi. “Ci sono due dati che emergono sopra tutti dalla ricerca del nostro Osservatorio: la crescente sensibilità degli italiani verso il
benessere psicologico e la sua importanza tanto nella vita di tutti i giorni quanto per l’attività lavorativa”, commenta Michele Quaglia, Direttore Commerciale e Brand di gruppo. “Per noi di Reale Group quelli del welfare, del wellness e della salute sono temi da sempre centrali e in questi mesi di emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 abbiamo messo in campo numerose azioni rivolte in tal senso sia ai dipendenti sia ai nostri clienti. Ad esempio, lo smart working per il 98% dei dipendenti, garanzie e tutele specifiche per i clienti proprio a cominciare dalla sfera della salute, anche attraverso servizi di consulenza psicologica volti a dare supporto in un momento così difficile, fino all’utilizzo della tecnologia che ha permesso di mantenere il presidio territoriale con la nostra rete di agenti. Ci auguriamo che la situazione possa tornare presto alla normalità, il nostro obiettivo è di continuare a essere a fianco delle persone e delle imprese con soluzioni specifiche per il welfare e la protezione della salute e del benessere”.