Cominciano ad affacciarsi sul mercato le prime polizze a copertura dei danni da cyberbullismo su adulti e adolescenti, oltre ad altri rischi connessi all’utilizzo della tecnologia, come il furto di identità o l’estorsione.
Ci ha pensato per prima la startup Waffle le cui polizze supportano le vittime nelle spese legali, per i servizi di salute mentale, per la copertura dei costi di giorni di scuola persi o per il cambio di istituto se il caso di bullismo è talmente grave da costringere uno studente a trasferirsi in altra scuola.
Le assicurazioni cyber personali sono ancora un mondo da sviluppare: solo il 10% circa dei consumatori statunitensi dichiara di possedere una polizza per la tutela dagli attacchi cyber e il 74% non è disposto ad acquistarne una, secondo i risultato di un sondaggio del 2019 commissionato dall’Insurance Information Institute.
Negli ultimi due anni le cose sono però cambiate velocemente e le coperture assicurative su phising e altre frodi, oltre che sui danni dal cyberbullismo stanno cominciando a prendere forma.
Secondo Chubb negli Usa oltre la metà degli adolescenti sono stati vittime di bullismo online e più del 25% lo è stato ripetutamente.
Oltre la metà delle vittime non ne parla ai genitori, credendo (l’80%) che il bullismo online sia più gestibile rispetto a quello di persona.
Chubb ha rilasciato alcuni suggerimenti per aiutare a proteggere i figli in queste occasioni, consigli che passano tutti dalla ricerca di un dialogo: “Incoraggia i tuoi figli a confidarsi con te su ciò che vedono online e con chi stanno comunicando. Se non si sentono a proprio agio nel dirti, incoraggiali a confidarsi con un altro adulto di cui loro si fidano. Dì loro che se sono stati vittime, non saranno puniti e rassicurali che essere vittime di bullismo non è colpa loro”. Oltre che stabilire limiti e confini: “Con l’utilizzo di telefoni cellulari e tablet a partire dai primi anni di vita, è più importante che mai stabilire regole chiare su quando i tuoi figli possono iniziare a utilizzare i dispositivi mobili senza che tu veda esattamente ciò che fanno. TeenSafe suggerisce di iniziare a utilizzare un iPad o un tablet all'età di 6-9 anni e un cellulare con monitoraggio diretto all'età di 10-12 anni”.