
Alcuni dei maggiori assicuratori Danni del Giappone tornano a fornire coperture assicurative per i danni causati dalla guerra alle navi nelle acque russe.
Si tratta di un’importante cambio di rotta dopo le pressioni del governo giapponese per non abbandonare l’attività e a seguito delle trattative positive concluse con i riassicuratori.
Gli assicuratori giapponesi, tra cui Tokio Marine & Nichido Fire Insurance, Sompo Japan Insurance e Mitsui Sumitomo Insurance, avevano a suo tempo annunciato di voler smettere di offrire copertura per i danni alle navi e i sequestri nelle acque russe legati alla guerra.
La decisione degli assicuratori era stata presa quando i grandi riassicuratori internazionali hanno iniziato a rifiutare di assumersi rischi legati alla Russia.
Ma la sospensione delle coperture ha minacciato la continuità delle importazioni di gas naturale in Giappone dal progetto russo Sakhalin-2 Far East, considerato vitale per la sicurezza energetica del Paese. L’Agenzia giapponese per i servizi finanziari (FSA) e l’Agenzia per le risorse naturali e l'energia hanno quindi lanciato un appello agli assicuratori nazionali, chiedendo loro di continuare a finanziare le coperture specifiche connesse al progetto Sakhalin-2. Da allora gli assicuratori hanno avviato trattative con i riassicuratori e sembrano essere arrivati a una soluzione soddisfacente per poter continuare a offrire copertura assicurativa per i vettori di gas naturale. Secondo quanto riferisce Nikkei, circa 30 miliardi di yen ($ 224 milioni) a carico dei riassicuratori del Regno Unito, con gli assicuratori giapponesi che coprono circa 8 miliardi di yen e i riassicuratori esteri che si assumono circa 22 miliardi di yen.
Ma questo livello di capacità di sottoscrizione sarebbe meno della metà dei 67 miliardi di yen precedentemente in essere, e potrebbe quindi imporre una limitazione alla quantità di traffico tra il Giappone e la sede di fornitura di gas naturale russo.