Tempo di vacanze, tempo di partenze verso le ambite mete del relax: gli Italiani optano sempre più spesso per le destinazioni del Belpaese, complice il periodo non proprio felice per l’economia che spinge sempre più a riscoprire le infinite bellezze italiane. Per raggiungere i luoghi di villeggiatura l'auto continua ad essere il mezzo preferito dagli italiani che sanno bene quanto fare un viaggio con il passeggero sbagliato possa trasformare la vacanza in un incubo.
Il Centro Studi e Documentazione Direct Line ha condotto infatti un sondaggio sulle caratteristiche del compagno di viaggio ideale: in primo luogo deve essere allegro e pieno di verve, che renda piacevole la guida.
Alla domanda sulla qualità indispensabile che il proprio co-pilota deve avere, gli intervistati si sono rivelati preparati e decisi: il primo posto infatti se lo aggiudica chi fa dell’allegria e della vivacità il suo tratto principale, che per il 31% degli Italiani al volante è fondamentale per affrontare il viaggio con la giusta carica. Segue immediatamente la simpatia, caratteristica importante per il 30% del campione, che combatte la noia della guida a suon di chiacchere e di aneddoti scambiati con il complice di trasferta. In questo caso gli uomini dimostrano un carattere più conviviale: se si considera il campione solo maschile, la percentuale infatti aumenta fino al 34%.
C’è anche chi desidera concentrarsi unicamente sulla strada e preferisce la tranquillità quando viaggia (27%): in compagnia sì, quindi, ma senza esagerare. Niente party in auto! La pazienza è una qualità apprezzata invece dal 12%, perché chi si lamenta sempre non è certamente gradito, soprattutto quando ci si trova imbottigliati nel traffico.
Analizzando i dati per fasce d’età, ben il 45% degli under 25 cerca un compagno di viaggio allegro e vivace, forse perché proprio in questa fase della vita il viaggio in auto è vissuto come un’avventura da condividere, mentre con gli anni si apprezzano soprattutto gli spiriti mansueti, che infondono tranquillità e permettono di dedicarsi alla guida, come per il 30% di chi ha più di 45 anni.
Incomprensioni e situazioni spiacevoli posso capitare anche nei viaggi più divertenti e spensierati e spesso un compagno di viaggio non proprio “piacevole” può peggiorare la situazione e non contribuire a distendere gli animi. Ma quali sono le cattive abitudini che non deve assolutamente avere il compagno di viaggio? La maggioranza degli intervistati (56%) rivela di non sopportare chi giudica il proprio modo di guidare, mentre per il 35% chi ha fretta di arrivare; anche chi parla molto durante il viaggio non è sempre gradito, soprattutto se è al cellulare: il 26% proprio non lo sopporta, ma anche chi conversa continuamente con il conducente non è particolarmente amato dal 24% del campione intervistato. Nella black list rientrano anche chi rivolge continuamente domande (22%), chi dorme durante il tragitto (16%) e infine chi non è a favore della guida alternata (7%).
L’indagine di Direct Line offre inoltre uno spaccato regionale sull’argomento, in base alle diverse province: riguardo alle qualità preferite di un compagno di viaggio, Brescia è la città in cui l’allegria e la verve prevalgono in maniera più netta con il 38%, mentre i cagliaritani e i fiorentini apprezzano in primis la simpatia, sempre con lo stessa percentuale; i veronesi invece premiano la tranquillità nel 40% dei casi, e la pazienza (20%).
Tra le caratteristiche che un compagno di viaggio non deve avere, i bolognesi e i cagliaritani mettono al primo posto le critiche al proprio stile di guida, con il 69% delle risposte. I fiorentini invece si dimostrano intolleranti verso chi ha sempre fretta di arrivare (42%) ma subiscono particolarmente anche chi parla continuamente, sia al telefono sia al conducente (33%), o chi fa troppe domande (29%); i bresciani infine non perdonano chi si addormenta in auto, a discapito della compagnia (22%).
“Viaggiare con qualcuno oltre ad alleviare la noia può risultare utile ed in alcuni casi fondamentale. – commenta Barbara Panzeri, Direttore Marketing Direct Line – In caso di pericolo infatti a volte è il copilota che avverte per tempo il guidatore che si è distratto, ma anche un piccolo contrattempo se affrontato da soli può diventare stressante e fastidioso. Basti pensare semplicemente al cambio di una ruota bucata, operazione decisamente meno faticosa se fatta in compagnia... In conclusione quindi meglio una chiacchierata in compagnia che una guida solitaria e noiosa”.