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LoJack: suv e citycar i modelli preferiti dai ladri d’auto. Nel 2018 2.400 vetture recuperate grazie alla tecnologia

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Venerdì, 8 Febbraio, 2019 - 08:55
Autore: Gillespie

Sono 2.363 i veicoli rubati recuperati (per un valore complessivo di quasi 52 milioni di euro), grazie alla tecnologia in radiofrequenza non schermabile, alla partnership con le forze dell’Ordine, a una centrale sempre operativa e all’intervento sul campo di un team di specialisti nella lotta contro i furti d’auto. 

È questo il principale dato che emerge dal report “Stolen Vehicle Recovery 2018”, elaborato da LoJack, società americana (parte del gruppo CalAmp) specializzata nei servizi telematici e nel recupero di veicoli rubati. A fronte di un fenomeno che, pur se in graduale calo negli anni, continua a vedere il nostro Paese in testa alle classifiche europee, lo scorso anno LoJack ha registrato un nuovo record nelle attività di recupero dei veicoli dotati dei sistemi in radiofrequenza, più che raddoppiate rispetto al 2017: +58% di veicoli rubati restituiti ai legittimi proprietari.

Il report conferma la recrudescenza del business criminale, sempre più concentrato in alcune aree del Paese (Campania e Lazio in testa). Lo scorso anno si è confermato il trend di crescita delle sottrazioni dei SUV (+62% rispetto al 2017), come testimonia la presenza nella top ten dei veicoli più rubati di ben 4 Sport Utility Vehicle: Range Rover Evoque, Jeep Renegade, Toyota Rav 4, Nissan Qashqai. Nella graduatoria generale il modello della Land Rover è preceduto solo dalle due vetture regine del mercato delle vendite, Panda e 500. FCA detiene il primato dei furti rispetto agli altri brand (nell’ordine Land Rover, Toyota, Ford e BMW).

Per quanto riguarda le regioni più a rischio, la mappa dei furti conferma l’incontrastata supremazia della Campania, dove si è registrato il 45% dei casi che hanno coinvolto veicoli dotati di dispositivi LoJack, seguita da Lazio (21%), Puglia (14%), Lombardia (9%) e Sicilia (4%). In queste cinque regioni si è concentrato il 93% del totale degli episodi criminali. “Osservando i dati sui furti d’auto, emergono oggi con chiarezza due indicazioni: la polarizzazione del fenomeno verso le utilitarie più diffuse sul mercato e gli Sport Utility Vehicle e la rapidità della nostra organizzazione nel comprendere la tipologia di furto e quindi nell’effettuare il recupero del veicolo prima che di esso si perdano le tracce, ha commentato Maurizio Iperti, AD di LoJack Italia. “Soprattutto in alcune aree del nostro Paese, un efficace supporto tecnologico e un tempestivo intervento sul campo, prima che l’auto venga cannibalizzata o eventualmente instradata su traffici internazionali, costituiscono requisiti decisivi per garantire il recupero della vettura. Senza questi strumenti, come certificano anche i dati del Ministero dell’Interno, le possibilità di recuperare l’auto sottratta si riducono drasticamente”.

Tag: 
LoJack
Furti auto

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