
Il terzo trimestre del 2025 si chiude con un risultato straordinario per il mercato globale delle fusioni e acquisizioni, che ha raggiunto un valore complessivo di 371 miliardi di dollari, superando di slancio i 334 miliardi dei primi due trimestri dell’anno.
A rivelarlo è il Quarterly Deal Performance Monitor (QDPM) di WTW, che evidenzia come da luglio a settembre le operazioni M&A abbiano registrato un incremento del 13% per quelle superiori ai 100 milioni di dollari, segnando la performance trimestrale più solida dal 2021.
I dati, elaborati in collaborazione con il M&A Research Centre della Bayes Business School di Londra, confermano che si tratta del miglior terzo trimestre in termini di valore delle operazioni dal 2015, trainato da un numero più consistente di deal di alto valore e da una forte ripresa in Nord America, dove le operazioni hanno toccato quota 246 miliardi di dollari, contro i 119 miliardi dello stesso periodo del 2024. In questo scenario, si contano ben 8 “mega deal” superiori ai 10 miliardi di dollari, il dato più alto dal quarto trimestre del 2018, e 52 “large deal” oltre il miliardo, in crescita rispetto ai 43 del terzo trimestre dell’anno precedente. In totale, le operazioni concluse nel mondo con valore superiore ai 100 milioni di dollari sono state 191, contro le 169 del 2024.
A commentare questi risultati è Andrea Scaffidi, total reward & executive solutions director di WTW, che ha dichiarato: “Dopo un inizio d’anno turbolento, caratterizzato da politiche tariffarie aggressive e tensioni geopolitiche, gli operatori M&A sono riusciti a superare le incertezze. Il cambiamento del modo in cui i dealmaker percepiscono il rischio, combinato con un accumulo della domanda, i massimi raggiunti dal mercato azionario e i tassi di interesse stabilizzati, ha portato a un’impennata delle attività di M&A che fa sperare agli operatori di settore in solidi risultati per la fine del 2025”.
In Nord America, dopo dieci trimestri consecutivi in negativo, gli operatori hanno registrato un netto miglioramento, superando di +9,8 punti percentuali l’indice regionale con 92 operazioni.
Ancora più sorprendenti i risultati delle altre regioni: gli acquirenti dell’area Asia-Pacifico hanno superato l’indice regionale di +17,8 punti percentuali con 46 operazioni, rispetto alle 18 del 2024, mentre gli acquirenti europei hanno registrato +11,6 punti percentuali con 47 operazioni, in aumento rispetto alle 42 dell’anno precedente. Il Regno Unito ha confermato la tendenza europea con una performance altrettanto solida.
Tutti i settori hanno mostrato segnali positivi, ad eccezione dei beni di consumo di prima necessità, dell’energia e dell’elettricità e della sanità, che hanno registrato rispettivamente -18,2, -2,7 e -3,5 punti percentuali. Il volume complessivo delle operazioni M&A nei primi nove mesi del 2025 è aumentato del 4,1% rispetto allo stesso periodo del 2024, alimentando le aspettative che questo possa diventare l’anno con la migliore performance dal boom post-Covid.
Scaffidi ha aggiunto: “Il recente aumento delle attività M&A suggerisce una ricalibrazione del mercato, sostenuta da costi di finanziamento più bassi e da una maggiore fiducia nelle prospettive di crescita delle aziende. Allo stesso tempo, la volatilità dei dazi, le divisioni geopolitiche e gli ostacoli normativi rimangono ancora dei fattori di incertezza per i mesi a venire. Con un numero sempre maggiore di aziende che puntano alla crescita, la pianificazione di queste operazioni, che inizia nella fase iniziale della due diligence, potrebbe rivelarsi la prova più difficile per i dealmaker che cercano di stabilizzare i guadagni e promuovere la crescita”.