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MAG Healthcare accende i riflettori sul rischio clinico: sanità, assicurazioni ed economia a confronto

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Lunedì, 29 Settembre, 2025 - 10:02
Autore: Gillespie

Si è svolto nei giorni scorsi a Torino il Convegno MAG Healthcare Piemonte, un appuntamento che ha messo a confronto medici, manager assicurativi, giuristi ed economisti per affrontare uno dei temi più delicati e complessi della sanità contemporanea: la responsabilità clinica e il suo impatto finanziario. Il titolo dell’evento, “L’esposizione finanziaria al rischio clinico: impatto della MedMal sui costi in sanità e alternative risk transfer”, non lasciava spazio a fraintendimenti. 

Al Centro Storico FIAT si sono riuniti esperti di diritto sanitario, direttori generali di ospedali, risk manager e professionisti del settore assicurativo per affrontare una questione che, oggi più che mai, incide profondamente sulla sostenibilità del sistema sanitario nazionale. Il mercato assicurativo della responsabilità sanitaria in Italia vale oltre 300 milioni di euro l’anno, con un costo medio dei sinistri pari a 41.639 euro, ma nelle strutture pubbliche si superano i 76 mila. E se il dato medio può sembrare già allarmante, la lentezza dei processi liquidativi e la difficoltà di quantificare i danni fanno lievitare i costi nel tempo: i sinistri del 2018, ad esempio, oggi valgono in media 52 mila euro, quelli del 2016 arrivano a 64 mila. 

“Il fenomeno della MedMal comporta automaticamente maggior consumo di farmaci, giornate di degenza aggiuntive e interventi riparatori che rappresentano costi aggiuntivi sconosciuti ma che pesano sui bilanci in maniera forse anche più gravosa dei risarcimenti danni e dei premi assicurativi”, ha spiegato Roberto Esitini, Head of specialty healthcare MAG, sottolineando come l’impatto economico non si limiti ai soli risarcimenti. Proprio MAG, nel 2024, ha brevettato l’Hospital Risk Predictor, un modello che integra dati storici, benchmark e valutazioni quantitative del rischio clinico, per anticipare e gestire meglio le esposizioni. 

Il Piemonte, con i suoi 4,25 milioni di residenti, è stato protagonista del convegno anche per i numeri incoraggianti: nel primo quadrimestre del 2025 sono state erogate 771.981 prestazioni sanitarie tra visite ed esami, in crescita rispetto al 2024 e ormai vicine ai volumi pre-pandemia del 2019.

“Questi numeri evidenziano da una parte una domanda di servizi specialistici e d’urgenza ancora molto alta, dall’altra l’efficacia dei piani straordinari per il recupero delle liste d’attesa con prestazioni extra-orario”, ha commentato ancora Esitini, evidenziando il ruolo strategico della Regione nel garantire accesso alle cure e contenimento dei rischi. Il quadro legislativo, nel frattempo, si è evoluto: dalla Legge Gelli del 2017 al DPR n. 12 del gennaio 2025, che ha introdotto la Tabella Unica Nazionale per la liquidazione dei danni biologici e morali. Le compagnie assicurative hanno risposto adeguando i criteri assuntivi, anche in funzione dell’inflazione. 

Le aree cliniche più esposte restano Ostetricia e Ginecologia, Ortopedia e Traumatologia e Pronto Soccorso, con eventi frequenti come infezioni correlate all’assistenza, errori diagnostici ed errori umani. Otto regioni italiane hanno un servizio sanitario completamente assicurato, sette operano in autoassicurazione, mentre Piemonte e Sardegna hanno scelto modelli di governance centralizzata con polizze uniche regionali. 

Il convegno ha visto interventi di rilievo, tra cui quelli di Pierluca Impronta, (Presidente di MAG), Davide Minniti, (Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Locale TO5), Franca Dall’Occo, (Direttore Generale dell’ASL Città di Torino), Stefano Scarpetta, (Direttore per l’Occupazione, il Lavoro e gli Affari Sociali dell’OCSE), Luca Filippo Maria Stucchi, (Avvocato esperto in diritto sanitario), Vincenza Palermo, (Risk Manager dell’Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione Garibaldi di Catania) e Lorenzo Polo, (Direttore Sanitario dell’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino).

I reltori hanno contribuito a delineare un quadro complesso ma necessario: quello di una sanità che deve tutelare la salute dei cittadini senza perdere di vista la sostenibilità economica. Perché, come è emerso chiaramente, il rischio clinico non è solo una questione medica, ma anche – e sempre di più – una questione di bilancio.

Tag: 
Gruppo MAG
Salute

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