L’assicuratore spagnolo Mapfre ha registrato nel 2020 un utile operativo di 658 milioni di euro. La società ha affermato di essere stata “fortemente colpita” dalla pandemia di Covid-19 nei primi sei mesi dell’anno, ma di aver prodotto un solido risultato nel secondo semestre che ha generato 388 milioni di euro.
Il gruppo ha registrato ricavi per 25,4 miliardi di euro, in calo del 10,7% su base annua, mentre il volume dei premi è stato pari a 20,48 miliardi di euro (-11,1%).
I risultati risentono degli effetti della pandemia. Nella sola attività di riassicurazione gli indennizzi per sinistri legati al Covid sono stati pari a 80 milioni di euro. Altri 68 milioni di euro sono stati liquidati in occasione dei terremoti in Porto Rico. Escludendo tali perdite e le svalutazioni, in un confronto su basi omogenee, l’utile 2020 risulta stabile, con una crescita dello 0,2% rispetto all’anno precedente.
Il combined ratio è migliorato di quasi tre punti percentuali al 94,8%. Mapfre ha fatto segnare solidi performance nel segmento auto in tutti i mercati dove opera.
Il patrimonio netto attribuibile a fine anno era di 8,54 miliardi di euro, mentre gli investimenti sono stati pari a 44,89 miliardi di euro, suddiviso tra il 52,1% al reddito fisso sovrano, il 18,1% al reddito fisso aziendale e il 6% al mercato azionario.