Pandemia
I Lloyd’s di Londra hanno pubblicato un report sui rischi sistemici, prevedendo perdite economiche globali potenziali di 13,6 trilioni di dollari nei prossimi cinque anni a causa di una nuova pandemia.
Il Covid ha ridisegnato il rapporto delle persone con la propria casa e nonostante la fine delle restrizioni ha permesso a tutti di riprendere le abitudini di una vita tenute in sospeso per un lungo periodo, per un terzo degli italiani il post-pandemia ha segnato un cambiamento definitivo, con molta parte del tempo trascorso in casa.
Durante le fasi più dure della pandemia, accedere a cure e servizi sanitari si è rivelato per molti più difficile. Per chi soffre di patologie croniche, però, poter effettuare regolarmente controlli e visite con il proprio medico, monitorando così l’andamento della malattia e dei trattamenti in corso, è fondamentale.
Gli ultimi due anni hanno portato a una serie di cambiamenti nella quotidianità degli italiani e nei livelli di stress che hanno avuto ripercussioni dirette su umore e salute.
L’onda lunga della pandemia preoccupa le aziende in Est Europa. Nonostante ciò, resta sostanzialmente invariato il valore totale dei crediti inesigibili derivanti da operazioni commerciali a credito tra aziende nella regione.
«Il Covid-19 è stata un’occasione unica, per quanto non voluta, di instillare in modo massivo e profondo il convincimento che si devono attuare scelte strategiche e comportamenti volti a prevenire o a ridurre il rischio per sé e per gli altri. Il mondo mutualistico può fornire una risposta efficace ai tanti cittadini che per ragioni economiche hanno rinunciato nell’ultimo anno alle cure e all’assistenza sanitaria».
Le imprese di assicurazioni italiane hanno recuperato i livelli precedenti la pandemia “in termini di patrimonializzazione, redditività e raccolta premi". È quanto afferma la Banca d’Italia nel rapporto sulla stabilità finanziaria. A giugno l’indice di solvibilità medio è salito al 257% (rispetto al 243% del dicembre 2020 e al 235% a fine 2019).
Istituire una task force contro i rischi sistemici per conoscere preventivamente e poter gestire l’impatto di crisi finanziarie, pandemie, catastrofi naturali, effetti del cambiamento climatico, al fine di trovarsi più preparati ad affrontare la portata e le conseguenze di questi eventi negativi quando si verificano.
L’intelligenza artificiale come strumento di prevenzione per future pandemie. È il risultato cui arriva uno studio dei ricercatori dell’Università di Glasgow e pubblicato sulla rivista Plos Biology.
Aniasa, l’Associazione che all’interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità, analizza la situazione del comparto del car sharing ancora alle prese con gli effetti della pandemia. Secondo l’associazione, nei primi 7 mesi del 2021 si sono registrati circa la metà dei noleggi effettuati nello stesso periodo del 2019.
Anche dopo la fine della lunga parentesi del Covid-19 molte attività della vita quotidiana continueranno a essere gestite online. Lo sostiene lo studio “The future urban reality” realizzato dall’Ericsson ConsumerLab, rappresentando le opinioni di 2.3 miliardi di consumatori in 31 mercati nel mondo.
L’economista Thomas Holzheu di Swiss Re si aspetta nel post-pandemia una ripresa dell’industria assicurativa mondiale più rapida e consistente rispetto all’uscita dalla crisi finanziaria del 2008. E questo nonostante uno scenario non proprio favorevole tra bassi tassi di interesse e rischi di inflazione.
I prolungati periodi di lockdown che hanno finora attraversato l’emergenza sanitaria non hanno fermato il processo di crescita nel nostro Paese della sharing mobility. È quanto rileva l’Osservatorio Nazionale sulla sharing mobility, promosso dal ministero della Transizione Ecologica, dal ministero delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili e dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.
Gli effetti della pandemia di Covid-19 sulle istituzioni scolastiche hanno messo a dura prova i bambini e i ragazzi che vivono in condizioni economiche svantaggiate. Sono proprio loro, già in difficoltà a causa della povertà causata dall'emergenza sanitaria, che hanno dovuto far fronte alla mancanza di opportunità educative e alle complicazioni legate alla didattica a distanza, con il rischio di aggravare il loro livello di esclusione sociale.
Generali Global Assistance ha pubblicato i risultati riguardanti gli Stati Uniti dell’Ipsos Holiday Barometer 2021, la ventesima edizione del sondaggio annuale pubblicato dalla casa madre Europ Assistance e condotto da Ipsos tra il 15 e il 20 maggio 2021.