Pandemia
Il welfare aziendale è diventato per i lavoratori uno strumento indispensabile. Durante le difficoltà economiche e sociali della lunga emergenza sanitaria sono cresciuti i fringe benefit, buoni acquisto utilizzabili per spesa, carburante, shopping e elettrodomestici disponibili in forma cartacea o elettronica messi a disposizione dei dipendenti da parte delle aziende
Il mercato dell’auto è sempre in rosso. Le immatricolazioni in Unione Europea, con l’aggiunta dei Paesi Efta e Regno Unito, sono state a febbraio pari a 850.170 veicoli, cioè il 20,3% in meno rispetto allo stesso mese del 2020.
Lo sviluppo dei vaccini e le politiche di sostegno fiscale dei governi lasciano ben sperare per una ripresa dell’economia, che dovrebbe riacquistare slancio nel 2021. Tuttavia, le previsioni a breve a termine restano incerte e molto dipenderà dall’efficacia della vaccinazione e dal rischio di una nuova ondata di contagi che potrebbe rinviare la ripresa economica al 2022.
Nell’esercizio 2020 Sara Assicurazioni ha ottenuto un risultato netto di 80,6 milioni di euro e una raccolta premi di 605 milioni, secondo i risultati provvisori esaminati da cda.
Quasi la metà delle organizzazioni ha accresciuto il proprio interesse sulla copertura del rischio pandemico in risposta al Covid-19, mentre il 34% ha aumentato le proprie attenzioni sui rischi di bassa probabilità e grande impatto, ha rilevato un report di Risk & Insurance Management Society Inc (RIMS).
L’assicuratore spagnolo Mapfre ha registrato nel 2020 un utile operativo di 658 milioni di euro. La società ha affermato di essere stata “fortemente colpita” dalla pandemia di Covid-19 nei primi sei mesi dell’anno, ma di aver prodotto un solido risultato nel secondo semestre che ha generato 388 milioni di euro.
Nell’anno della pandemia è stato il boom del mondo digitale e dei social media. Tanto è vero che oggi in Italia 50 milioni di persone ovvero l’84% della popolazione, ogni giorno accedono a internet (+2% su base annua) e trascorrono online il doppio del tempo che spendono guardando la tv, mentre sette italiani su dieci, per un totale di 41 milioni di persone, il 68%, interagiscono sui canali social (+6%), utilizzati in maniera diversificata, a scopo di intrattenimento, informazione, condivisione e conversazione.
Il gruppo assicurativo Zurich chiude il 2020 con un utile netto in calo dell’8% a 3,8 miliardi di dollari. A pesare sono state soprattutto le spese legate alla pandemia. L’utile operativo (Business Operating Profit, BOP) è diminuito del 20% a 4,2 miliardi di dollari, indica la società in una nota.
Per il 23% degli italiani l’impatto della pandemia per il Covid-19 ha peggiorato il livello di civiltà online, portando a una maggiore diffusione di informazioni false o fuorvianti e la manifestazione delle proprie frustrazioni.
La pandemia continua a fare paura e l’attuale situazione politica non contribuisce certo a spazzare le nubi e fare chiarezza su un futuro sempre molto incerto. Con la seconda ondata di contagi in corso, l’ultimo trimestre 2020 he registrato un incremento del 9,5% del numero di richieste di credito presentate dalle imprese italiane rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.
Deloitte ha presentato la dodicesima edizione del report “Tech Trends”, lo studio che esplora tecnologie emergenti, strategie di business e processi di trasformazione digitale nel nuovo contesto socio-economico, con l’obiettivo di offrire insight e consigli utili ai leader aziendali per affrontare le sfide dei prossimi 18-24 mesi.
Secondo quanto comunica l’Inail è di 131.090 il numero di infezioni da Covid di origine professionale denunciate all’Istituto al 31 dicembre scorso, pari al 23,7% delle denunce di infortunio pervenute nel 2020 e al 6,2% dei contagiati nazionali totali comunicati dall’Istituto superiore di sanità (Iss) alla stessa data.
Tra marzo e settembre dello scorso anno, circa 3 milioni di italiani sono stati costretti a rinunciare alle cure mediche per le difficoltà economiche sopraggiunte durante la pandemia. È quanto emerge dalla ricerca commissionata da Facile.it a mUp Research e Norstat.
L’anno della pandemia è stato anche l’anno dello smart working, una riorganizzazione del modo di lavorare e dell’utilizzo del tempo al quale ci stiamo un po’ tutti abituando.
Allianz Global Corporate & Specialty (AGCS) ha presentato l’edizione 2021 della sua indagine annuale sui rischi aziendali globali, che aggrega le opinioni di ben 2.769 esperti, tra cui CEO, risk manager, broker ed esperti assicurativi, provenienti da oltre 92 Paesi.