
Gli ultimi due anni hanno portato a una serie di cambiamenti nella quotidianità degli italiani e nei livelli di stress che hanno avuto ripercussioni dirette su umore e salute.
Il 29% degli italiani si dichiara in apprensione per il proprio stato di salute mentre il 41% afferma di sentirsi spesso giù di morale. Lo rileva l’Osservatorio Sanità di UniSalute realizzato con Nomisma, per indagare le abitudini degli italiani in ambito di salute e prevenzione.
Insomma, gli italiani sentono ancora il peso psicologico della pandemia e delle conseguenti restrizioni. Ne è dimostrazione il fatto che il 29% del campione afferma di essere meno soddisfatto del proprio stato psico-fisico rispetto al periodo pre-pandemia. Ma dal punto di vista pratico, come si manifesta questo stato di tensione?
Secondo l’Osservatorio di UniSalute attraverso un senso di spossatezza e mancanza di energia, sensazione che viene spesso provata dal 69% degli italiani.
Un fenomeno che vede delle forti connessioni con la pandemia: due italiani su cinque (39%) infatti tendono a provare una condizione di sfinimento molto più spesso di quanto non accadesse prima del lockdown, similmente accade con il senso di mancanza di energia (38%).
Uno degli aspetti dove i postumi del lockdown ha probabilmente inciso di più inciso di più sembra essere legato al sonno.Un italiano su tre (33%) afferma di avere frequenti problemi a prendere sonno a cui si aggiunge un ulteriore 24% che dichiara di avere il sonno disturbato solo in alcuni periodi. Ma un italiano su dieci (10%) dichiara di avere serie difficoltà ad addormentarsi ogni notte.
Disagi, quelli psicologici e del sonno, che possono ripercuotersi anche dal punto di vista della condizione fisica, rendendo più deboli gli individui e quindi più soggetti a malanni e patologie: ne è convinto quasi un italiano su cinque (18%) che vede una correlazione diretta tra benessere psicologico e benessere fisico.
Ma gli italiani come combattono le grandi fasi di stress? La fuga in campagna alla ricerca di aria fresca e ritmi più blandi rimane il metodo preferito (43%), seguito dalla socialità e dagli incontri con amici e parenti (35%) mentre una percentuale simile (34%) indica la possibilità di prendersi maggiori momenti di riposo. Metodi semplici, ma che per gli italiani rimangono i più efficaci.
La capacità di poter tornare ad uno stile di vita il più possibile simile a quello pre-pandemia, unita ai consigli di medici specializzati nel caso delle problematiche più acute, è la cura che potrà permettere di abbassare i livelli di ansia e tornare a godersi a pieno riposo e sonno.