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Gli attacchi terroristici che venerdì notte hanno riempito di morti le strade di Parigi avranno inevitabili conseguenze anche sui mercati finanziari. Ma dopo le previste reazioni istintive dei primi giorni è probabile che gli investitori si sposteranno verso titoli più sicuri come ad esempio i bond statunitensi e, anche se per un breve periodo, si manterranno liquidi.
Un atteggiamento già visto in situazioni analoghe che risponde all’istinto: vendere i cosiddetti asset rischiosi, soprattutto quando non si hanno grandi possibilità di misurare l’ammontare delle perdite da uno shock improvviso. È quanto sostiene uno studio realizzato da Sam Stovall, equity strategist statunitense, per S&P Capital IQ. Stovall ricorda anche come le perdite dei primi giorni, storicamente siano recuperate in maniera relativamente veloce da Wall Street. Tutto ciò per dire che il sistema economico mondiale non sarà fatto deragliare dagli atti di terrorismo.
In un certo senso, il terrorismo è stato progettare per danneggiare il sistema economico, spaventando la gente e impedire la loro routine quotidiana, come andare al ristorante, a fare shopping al centro commerciale o prendere un aereo per andare in vacanza.
Forse, il miglior esempio di quanto stiamo dicendo ci riporta agli attacchi terroristici dell’11 settembre, quando l’indice Standard & Poor’s 500 perse il 4,9% nel primo giorno di contrattazioni libere dopo l’attacco. Il punto più basso fu toccato 11 giorni dopo (-11,6%), ma le perdite furono del tutto assorbite nel giro di 31 giorni.