
L’incremento delle piccole e medie imprese operative nel Regno Unito faceva intravedere la possibilità di una parallela crescita del numero di polizze vendute sul mercato britannico a tutela delle PMI. Tuttavia, a leggere i numeri del mercato la realtà delle cose è decisamente diversa. Infatti, un gran numero di piccole e medie imprese continua a operare senza alcuna copertura significativa.
Secondo il Dipartimento Business, Energy & Industrial Strategy, sono le micro-imprese, ovvero quelle fino a 9 dipendenti, ad aver trainato la crescita del numero di PMI attive nel Regno Unito.
Complessivamente, le microimprese pesano per il 95,5% sul totale delle PMI del Regno Unito, ma quasi un terzo, ovvero il 29,1% non ha coperture assicurative, secondo una ricerca effettuata da Verdict Financial sul rapporto tra PMI britanniche e assicurazioni.
Una situazione che può essere a lettura duplice. Da un lato si evidenzia la fragilità del sistema produttivo del Regno Unito, mentre dall’altro si rileva come siano notevoli le possibilità di sviluppo per le assicurazioni in questo settore particolare.
“Il crescente numero di PMI operative sul mercato rappresentano da un lato un’ottima prospettiva di crescita nel segmento aziende per il mercato assicurativo, dall’altro testimonia l’estrema fragilità del tessuto produttivo britannico”, ha puntualizzato Danielle Cripps, analista di Verdict Financial.
“Al fine di sviluppare grandi volumi nel comparto aziende – ha aggiunto Cripps – gli intermediari dovrebbero concentrarsi sulla distribuzione di prodotti “fast-flow” e commodity, in modo da ridurre i costi operativi e piazzare un elevato volume di polizze per piccoli rischi”.
Migliorare la penetrazione di prodotti e ridurre la sottoassicurazione delle PMI è quindi una necessità non solo italiana. Anche le aziende del Regno Unito, principalmente le più piccole, hanno una scarsa percezione della loro esposizione al rischio e tendono a sottostimare la portata di eventuali danni. Avendo oltretutto budget risicati, la spesa assicurativa delle piccole imprese non è di certo la prima opzione.
“Broker e assicuratori dovrebbero avere come obiettivo quello di innalzare la cultura assicurativa delle PMI, informandole sulla utilità dei diversi prodotti disponibili sul mercato e promuovendone il loro acquisto come strategia di rafforzamento del patrimonio aziendale in quanto, essendo di dimensioni ridotte, hanno minori risorse a disposizione e meno capacità di recuperare dalle perdite finanziarie”, ha aggiunto Cripps.