
L’associazione no profit milanese “Punto welfare” creata poche settimane fa per stipulare contratti assicurativi collettivi a prezzi scontati per i servizi sociali, ha già raccolto 300 adesioni, al costo di 95 euro all’anno.
“Punto welfare” negozierà con assicuratori, strutture sanitarie, badanti e assistenti domiciliari il costo dei servizi di welfare a condizioni che un singolo cittadino da solo non potrebbe mai ottenere. Si pensi alle facilitazioni possibili nelle case di cura per anziani, ad esempio.
Già siglato il primo accordo con una assicurazione che garantisce a tutti gli associati una rendita vitalizia da 1.500 euro al mese in caso di perdita di autosufficienza. Aderire darà diritto a una serie di benefici che aumenteranno progressivamente. Se i dipendenti delle grosse aziende hanno assicurazioni ad hoc, una sorta di bonus, “Punto Welfare” vuole portare gli stessi benefici alle fasce sociali più deboli, rendendoli meno onerosi.
Il progetto è stato presentato all’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino, che con il portale Wemi.it l’anno scorso ha messo in rete tutti i servizi domiciliari certificati da Palazzo Marino, da pagare in base alla fascia di reddito di appartenenza. In un anno, quei centri hanno raccolto le richieste di oltre cinquemila persone.