
La legge di stabilità incassa le critiche dell’Ania. All’associazione nazionale degli assicuratori non piace l’aumento di tassazione previsto per i fondi pensione e l’anticipo del tfr in busta paga. Si tratta, secondo il presidente Aldo Minucci di misure “molto preoccupanti perché non si pensa ai più giovani e al loro futuro, ma solo al presente. È una chiave di lettura che stravolge tutto quello che era stato detto e fatto in due decenni, quando lo Stato aveva puntato sulla previdenza complementare. Per due decenni abbiamo fatto una politica per costruire un modello fondato sulla previdenza integrativa cercando di incentivare le persone ad aderirvi”, mentre ora c’è un cambio netto di strategia.
Per Minucci “dietro a questa impostazione si nasconde una non considerazione dei rischi collegati al futuro. Con l’anticipo del Tfr in busta paga c’è anche quella pesante relativa all’aumento della tassazione dall'11,5% al 20% sui fondi pensione”, ha continuato Minucci. “Stiamo disincentivando culturalmente le persone a pensare alle problematiche del futuro per concentrarci sul presente: un danno per le generazioni future”,
Minucci si è anche soffermato sull’Rc Auto, croce e delizia degli assicuratori. Secondo il presidente Ania ci sono i margini per una riduzione delle tariffe, “ma servirebbe una decisione forte da parte del Governo” per agire in maniera decisa su truffe e illegalità oltre che sui margini di carrozzieri e avvocati.