Le perdite connesse al Covid-19 di Munich Re ammontano a circa 700 milioni di euro alla fine del secondo trimestre dell’anno. Lo comunica la stessa compagnia di riassicurazioni che agli inizi di maggio aveva stimato perdite potenziali fino a 800 milioni.
La maggior parte dei risarcimenti è attribuibile alle coperture di eventi importanti saltati a causa del Covid-19, mentre è decisamente più basso l’impatto del segmento vita e salute, così come delle altre linee di business del comparto danni, comprese le coperture di business interruption.
Nonostante il pesante fardello sulle spalle, Munich Re ha chiuso il secondo trimestre 2020 con un risultato netto di 600 milioni di euro (gli analisti si aspettavano un utile netto di 405 mln), a causa della diminuzione dei danni materiali su larga scala, come le catastrofi naturali, stando ai dati preliminari..
I numeri completi sull’andamento del secondo trimestre saranno divulgati il 6 agosto. Sulla base degli sviluppi dell’epidemia da coronavirus, il 31 marzo scorso Munich Re aveva annunciato la sospensione del programma di riacquisto di azioni 2020/2021 fino a nuovo avviso in virtù di visione maggiormente chiara sia sugli oneri effettivi derivanti da Covid-19 e sui requisiti patrimoniali per potenziali opportunità commerciali organiche o inorganiche.
In questo momento, Munich Re continua a percepire notevole incertezza sul resto dell’anno sia in termini di sviluppo macroeconomico, sia per l’impatto finanziario della pandemia. Per questi motivi, ha deciso di abbandonare il programma di riacquisto delle azioni, che era stato sospeso.