
Con un voto unanime da parte dei quindici consiglieri, Nino Savelli, professore ordinario presso la facoltà di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative dell’Università Cattolica, è stato eletto presidente del Consiglio Nazionale degli Attuari (CNA), l’organo apicale della professione attuariale in Italia.
Accanto a lui, Fabio Baione assume la carica di vicepresidente ed Eliana Sarli quella di segretario, in un assetto che promette continuità e slancio per una categoria sempre più centrale nei meccanismi economici e sociali del Paese.
“Ringrazio i consiglieri per l’ampia fiducia accordata nella certezza che il nuovo CNA saprà affrontare le nuove sfide ma anche le nuove opportunità che si prospettano per l’intera comunità degli attuari italiani”, ha dichiarato il neo presidente, sottolineando il ruolo strategico che il Consiglio continuerà a svolgere nei rapporti con ministeri, autorità di vigilanza, istituti previdenziali e associazioni di categoria. Un pensiero riconoscente è stato rivolto anche alla presidente uscente Tiziana Tafaro e al consiglio precedente, “per il lavoro svolto e per il supporto che darà nelle settimane a seguire”.
Il mandato di Savelli si apre con una visione chiara: promuovere la cultura attuariale e rafforzare l’educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale, “che sarà sempre di più un elemento cruciale per la crescita armonica del Paese”. In sinergia con il Consiglio dell’Ordine Nazionale degli Attuari (CONA) guidato dal presidente Fausto Belliscioni, il CNA punta a consolidare la presenza degli attuari nei contesti istituzionali e internazionali, dove il collega Giampaolo Crenca ha già lasciato il segno come past president della Actuarial Association of Europe.
Ma chi è davvero l’attuario? È un professionista che coniuga rigore scientifico e visione prospettica, capace di modellare l’incertezza attraverso la statistica e la tecnica attuariale. Dalle tariffe assicurative alla solvibilità delle imprese, dalla previdenza al risk management, il suo campo d’azione è vasto e cruciale. Con una disoccupazione prossima allo zero, gli attuari sono oggi tra i profili più richiesti, operando in ambiti che spaziano dalle assicurazioni alle banche, dalla consulenza all’università, fino agli istituti di vigilanza come IVASS e COVIP. In Italia se ne contano oltre 1.200, in Europa circa 31 mila e nel mondo ben 100 mila. Il CNA e il CONA, insieme, curano la formazione, l’accesso alla professione, l’aggiornamento continuo e il rispetto delle regole deontologiche, attraverso commissioni e gruppi di lavoro. In un’epoca in cui la complessità economica richiede competenze sempre più sofisticate, l’attuario si conferma figura chiave per interpretare il futuro e costruire stabilità. Con Nino Savelli alla guida, la professione attuariale italiana si prepara a scrivere un nuovo capitolo, all’insegna della competenza, della visione e della responsabilità.