Attuari
Giampaolo Crenca, presidente ISOA e past president del Consiglio Nazionale degli Attuari, è stato nominato presidente dell'AAE, l'Associazione Attuariale Europea, durante l'Annual Meeting dell'associazione a Colonia, in Germania.
In Italia le donne in Italia continuano a lavorare poco, a guadagnare di meno e ad avere pensioni più basse. Senza contare le minori opportunità di carriera. I numeri aggiornati di una disparità che continua sono emersi dal seminario "Le scomode cifre dell'Italia delle donne" organizzato dal Consiglio Nazionale degli Attuari con Noi Rete Donne, che ha visto la partecipazione – tra gli altri - dell'ex ministra del Lavoro Elsa Fornero e del giuslavorista Giuliano Cazzola.
Gli attuari chiedono al nuovo governo la costituzione di una task force per i rischi sistemici, quelli che minacciano interi settori dell’economia, collettività, Paesi, governi: invecchiamento demografico, pandemie, catastrofi, guerre, danni ambientali, cambiamenti climatici.
“È stato svolto in questo anno un lavoro intenso e costante in cui l'Italia ha supportato e seguito molti progetti rilevanti e strategici fornendo costantemente un contributo allo sviluppo della professione in Europa".
“Gli attuari ritengono che debba essere mantenuto per la professione lo status di Ordine che non rientra nell’accesso automatico alle lauree abilitanti; permanendo comunque l’opzione, così come previsto dalla norma, che la categoria potrà eventualmente esercitare”.
Si è insediata la nuova Presidente del Consiglio Nazionale degli Attuari, Tiziana Tafaro. Succede a Giampaolo Crenca, che ha guidato il Consiglio per due mandati.
Elon Musk, imprenditore visionario creatore e Ceo di Tesla, non è tipo da star fermo sul ciglio della strada a guardare succedere le cose. La scommessa sull’auto elettrica lo ha fatto diventare uno degli uomini più ricchi al mondo e la sua casa automobilista è diventato un gioiello più prezioso di Toyota, tanto per dire.
“Gli attuari italiani sono pronti a sostenere l'industria assicurativa per vincere le nuove sfide della gestione di rischi sempre più complessi come il cyber risk, i rischi ambientali e climatici, i nuovi rischi prodotti dalla rapida innovazione tecnologica, i rischi catastrofali, quelli legati alle crescenti esigenze di welfare, i rischi sistemici capaci di intaccare la sostenibilità sociale ed economica di intere comunità”.
A seguito delle disposizioni introdotte dalla normativa di recepimento delle indicazioni europee legate al nuovo regime di solvibilità, nota come “Solvency II”, l’attuario diventa sempre più una figura chiave.
A margine della relazione annuale del Covip Giampaolo Crenca, presidente del Consiglio Nazionale degli Attuari, ha dichiarato la disponibilità degli attuari di collaborare con il Governo per realizzare un progetto integrato di welfare.
Dopo 75 anni di vita della professione - celebrati oggi a Roma con un convegno nell’aula magna dell’Università La Sapienza aperto da Cosimo Ferri, Sottosegretario di Stato del Ministero di Giustizia - gli attuari italiani si candidano per un ruolo sempre più importante nell’economia e nelle istituzioni del Paese.
Il Consiglio Nazionale degli Attuari è lieto di invitarLa al convegno “L'Attuario: 75 anni di storia e il progetto per il futuro”, organizzato con la collaborazione del Consiglio dell’Ordine Nazionale degli Attuari e dell’Istituto Italiano degli Attuari per la Celebrazione del 75.mo anniversario dell’Ordine degli Attuari.
Se dal punto di vista tecnico non è proponibile l’abolizione dell’adeguamento automatico dei requisiti di pensionamento alla speranza di vita, dal punto di vista più strettamente sociale, pur restando assolutamente valido il principio del perseguimento di un equilibrio attuariale, appare ragionevole trovare meccanismi più sostenibili e sopportabili.
Si svolgerà a Roma il 28 novembre prossimo, presso l’Università di Roma La Sapienza, il convegno “L'Attuario: 75 anni di storia e il progetto per il futuro”, organizzato con la collaborazione del Consiglio dell’Ordine Nazionale degli Attuari e dell’Istituto Italiano degli Attuari per la Celebrazione del 75.mo anniversario dell’Ordine degli Attuari.
Per tutti gli intermediari di assicurazioni, non è certo un bel periodo. A giudicare da studi e previsioni varie, sembrerebbe infatti che la probabilità di essere costretti a lasciare il proprio lavoro per essere sostituiti da un robot entro il 2024 sia molto alta.