Crescere all’estero per crescere in Italia: è questo l’obiettivo di due giorni di incontri promossi da Finest, in collaborazione con SACE, per approfondire le opportunità per le aziende italiane nell’apertura a nuovi mercati. Un appuntamento vedrà coinvolto tutto il Nordest, a cominciare dai più importanti rappresentanti delle tre regioni: il Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo, il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia e il Presidente della Provincia Autonoma di Trento Lorenzo Dellai. Con loro il Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, per la prima volta in Friuli a discutere di un tema così importante per le aziende e per l’intero territorio.
“Il Futuro dell’Internazionalizzazione”, in programma tra Udine e Pordenone il 21 e 22 giugno prossimi, è stato presentato questa mattina a Pordenone dal Presidente di Finest Renato Pujatti e dall'Assessore all'Internazionalizzazione della Regione Friuli Elio De Anna.
L’evento è gratuito ed aperto a tutte le aziende del territorio. L’obiettivo di Finest, la finanziaria che da oltre 20 anni si occupa di assistere le aziende nel loro sviluppo all’estero, è di proporre un confronto serio, concreto e costruttivo. Il mercato chiede alle aziende italiane di crescere all’estero per essere competitive: per farlo gli imprenditori devono identificare le nuove regole di business, le opportunità e i rischi da evitare. L’obiettivo è aiutarle trovare una propria strada verso l’internazionalizzazione, che tenga conto delle loro peculiarità senza snaturarle, per uno sviluppo che porti a una crescita produttiva e occupazionale anche in Italia.
Partner dell'iniziativa SACE, il gruppo assicurativo-finanziario che sostiene la crescita e la competitività delle imprese italiane. “Oggi investire in internazionalizzazione non è solo un’opportunità: è una necessità, e le aziende del Nord Est, da sempre proiettate in mercati esteri sapranno cogliere la sfida - ha dichiarato Simonetta Acri, Direttore della Sede SACE di Venezia - Area Nord Est -. In questa congiuntura tuttavia è necessario gestire le opportunità insieme ai rischi di mercati meno noti e clientela nuova. I nostri strumenti assicurativo-finanziari sono un alleato strategico per le imprese: consentono di muoversi in sicurezza in mercati complessi, caratterizzati da elevata volatilità e da rischi sempre più frammentati, migliorando la propria competitività e la propria capitalizzazione. Inoltre SACE può offrire soluzioni finanziarie che agevolano l'accesso al credito delle imprese, allungando le durate offerte dal sistema bancario e aumentando i castelletti. Insieme ai principali istituti bancari abbiamo dato vita a un programma di finanziamenti garantiti destinati a sostenere i progetti di internazionalizzazione delle Pmi, di cui sono ancora disponibili € 1,3 miliardi. Grazie alla partnership tra SACE e Finest, le imprese potranno accedere a una serie di servizi coordinati e identificare più facilmente le soluzioni più adatte alle proprie esigenze, con una particolare attenzione ai mercati d’importanza fondamentale per il Triveneto, quali i Paesi dell’Est e dell’area CSI”.
Per rispondere alle esigenze delle aziende saranno coinvolti i più importanti enti mondiali, nazionali e regionali a supporto dell’internazionalizzazione, da SACE a Informest all’Istituto per il Commercio Estero. Gli incontri, in modo particolare nella giornata inaugurale che si terrà a Villa Manin a Udine, serviranno a individuare gli scenari macroeconomici, le tendenze sul lungo periodo, gli strumenti istituzionali, diplomatici e finanziari messi in campo per aiutare il tessuto imprenditoriale del Nordest. Una particolare attenzione sarà rivolta alla promozione del Made in Italy all’estero, alle ultime soluzioni informatiche sviluppate dal Ministero dello Sviluppo Economico per assistere le PMI, e al ruolo dell’Unione Europea nell’apertura di nuovi mercati.
Il giorno successivo saranno le aziende stesse a diventare protagoniste. Negli spazi della Fiera di Pordenone potranno entrare nei dettagli dei singoli Paesi attraverso una serie di incontri, anche bilaterali, con i diplomatici commerciali e i consiglieri economici di oltre 20 ambasciate estere in Italia, ovvero le persone che hanno maggiore conoscenza del modello economico estero e dei dettagli amministrativi che favoriscono un certo tipo di sviluppo per le aziende italiane.