
Uffici chiusi in tutta Italia per gli agenti di assicurazioni. È il giorno dello sciopero generale proclamato nei giorni scorsi dal Sindacato Nazionale Agenti (Sna).
In una lettera il presidente Claudio Demozzi ha spiegato i motivi della protesta nei confronti dell’Ivass, dopo la decisione di rendere operativi il Regolamento 45 e il Provvedimento 97. “Le nuove disposizioni normative, così come volute dall’Istituto di Vigilanza con l’emanazione del Regolamento n. 45 e del Provvedimento n. 97, alcune delle quali appaiono davvero astruse e contradditorie se non inapplicabili - scrive Demozzi - mortificano la figura dell’intermediario professionista. Con una visione burocratica e burocratizzante, alcune delle nuove disposizioni obbligatorie imprigionano in schemi rigidi e pedanti le aspirazioni di ripresa degli agenti di assicurazione e conseguentemente il futuro di duecentomila lavoratori del settore! La situazione è ancora meno accettabile, considerando che in piena emergenza pandemica l’Ivass non ha trovato di meglio che sperimentare il “Mistery Shopping”, una sorta di caccia alla streghe (in incognito, cioè sotto copertura) per sanzionare gli intermediari che ad esempio potrebbero non applicare alla lettera le norme sui preventivi Rc Auto.
Come se non bastasse, in questi giorni è comparso in pubblica consultazione un nuovo schema di Regolamento: quello riguardante le nuove disposizioni concernenti la realizzazione di un sistema di comparazione on line per la Rc Auto, con ulteriori gravosi adempimenti a carico degli intermediari. La tanto sbandierata semplificazione, si è rivelata uno slogan per sommergere agenti, broker, subagenti e lavoratori agenziali, insieme ai rispettivi clienti, in un mare di adempimenti burocratici, questionari, informative, fogli e foglietti di indiscutibile inutilità”.
Demozzi continua, spiegando che nei mesi scorsi “avevamo maturato la sensazione che il Ministero competente (MI.SE.) e l’Ivass avessero ben compreso le esigenze e le preoccupazioni degli agenti professionisti davanti all’esigenza di emanare le disposizioni attuative delle norme europee. Purtroppo, ci siamo invece trovati davanti alla messa a terra di condivisi principi comunitari con norme italiane, alcune delle quali appaiono formalizzate con metodo “all’italiana”, per nulla coerenti alla realtà distributiva del nostro Paese”. Da qui la decisione di chiudere le agenzie il giorno martedì 27 aprile. Lo stesso giorno si riunirà il Comitato Centrale Sna, che potrà decidere di attuare ulteriori forme di protesta, Sempre oggi, è prevista l’udienza del T.A.R. del Lazio che deciderà nel merito della istanza di sospensiva di alcune norme del Provvedimento Ivass 97 presentata dallo Sna.