
Tariffe Rc Auto in calo nel 2013: 589 Euro il premio medio lordo pagato dagli italiani per assicurare l'auto, pari a un calo del 4,4% rispetto ai 616 euro di fine 2012. Le riduzioni tariffarie hanno interessato tutte le province italiane, ma sono state più marcate nelle aree considerate a maggiore rischio: Bari (-12,1%); Palermo (-11,3%); Napoli (-11,1%).
Nella classifica delle riduzioni seguono Bologna (-10,3%), Verona (-9,8%) e Trento (-8,6%), mentre tra le grandi città le diminuzioni più contenute si sono registrate a Roma (-3,8%), Biella e Perugia (-5,9%). La raccolta premi del ramo Rc Auto è scesa nel 2013 a 16,5 miliardi di euro (-5,9% rispetto al 2012) e i risultati tecnici delle compagnie sono i migliori degli ultimi 20 anni: è sceso infatti a 92,1% il "combined ratio", cioè il rapporto fra spese generali e costo dei sinistri di competenza da una parte e premi di competenza dall'altra.
Sono questi i dati più significativi sulle tariffe che emergono dall'Osservatorio Auto di AIBA - l'Associazione Italiana Brokers di Assicurazioni e Riassicurazioni - realizzato in collaborazione con la società di consulenza Innovation Team. "Il miglioramento dei risultati tecnici del comparto e il calo delle tariffe Rc Auto - osserva Carlo Marietti Andreani, Presidente di AIBA - sono segnali positivi, ma dipendono da fattori contingenti come l'alto prezzo dei carburanti e la crisi del lavoro che hanno effetto sulla mobilità determinando un minore utilizzo dell'automobile. Il ramo Rc Auto è la vetrina dell'industria assicurativa: finché non si riuscirà a produrre un significativo abbassamento dei prezzi delle polizze, sarà impossibile incidere positivamente sull'attuale sotto-assicurazione delle famiglie e delle imprese italiane. Una diminuzione strutturale del sistema tariffario del ramo auto è una condizione determinante per la crescita di tutta l'industria assicurativa. In questo senso, uno degli elementi da riconsiderare è il profilo fiscale eccessivamente elevato dell'Rc Auto dove, in funzione delle disposizioni a livello provinciale, il peso del fisco varia tra il 19,5% e il 26,5% sul prezzo della polizza".
"Gli interventi legislativi nel settore Rc Auto - sottolinea il Presidente di AIBA - sono stati rilevanti nell'ultimo periodo. Tuttavia, le norme dei decreti di liberalizzazione, prevalentemente incentrate sul fenomeno delle frodi sono ancora in parte inattuate. È auspicabile che gli sforzi vengano concentrati sul completamento della disciplina, piuttosto che sull'introduzione di ulteriori norme che andrebbero a sovrapporsi a quelle esistenti e ancora non pienamente attuate". Secondo AIBA è urgente ultimare la regolamentazione secondaria per la dematerializzazione della documentazione assicurativa (contrassegni e attestati di rischio) misura decisiva per combattere la piaga dell'elusione dell'obbligo assicurativo, nonchè per l’integrazione delle banche dati esistenti; così come vanno completate sia la normativa sulle invalidità macropermanenti, sia la revisione dei forfait del sistema di indennizzo diretto.
Per l'associazione dei broker servirebbe anche un intervento correttivo minimale in merito al divieto di tacito rinnovo, attualmente previsto per la sola Rc Auto e non per le garanzie accessorie (CVT). Questo fatto crea confusione nei consumatori e causa una serie di difficoltà operative agli intermediari.
Quanto al recente disegno di legge sulla Rc Auto (destinazione italia) AIBA è perplessa sull'efficacia dell'imposizione normativa di sconti e sul sistema di calcolo degli sconti stessi. Il giudizio di AIBA è invece pienamente positivo per tutta una serie di altri punti della proposta regolamentazione: aumento di massimali minimi di legge per i pullman; valorizzazione dei dati registrati dalla scatola nera; restrizione nell'uso delle prove testimoniali; riduzione dei termini di presentazione della richiesta di risarcimento; regolamentazione della cessione del diritto al risarcimento.
I listini delle compagnie tradizionali scendono più velocemente rispetto agli altri canali: -8,6% il calo dei prezzi applicati dalle assicurazioni tradizionali a fine gennaio 2014, rispetto al dicembre 2012; -8,1% per le compagnie dirette; +8,5% per il canale bancario, che tuttavia applica politiche di sconti particolarmente rilevanti per i propri correntisti.
L'indagine AIBA è stata realizzata sulla base dei prezzi di listino applicati dalla compagnie di assicurazione per le sole automobili e per i profili che presentano maggiore concentrazione di assicurati. I dati sono stati raccolti da Check-It-Auto, lo strumento professionale dei broker AIBA per la comparazione delle tariffe e delle garanzie offerte da ogni singola polizza.