
La rivoluzione digitale avanza anche nei portafogli degli italiani, ma il vecchio contante non passa di moda. Il Rapporto sulle abitudini di pagamento dei consumatori in Italia della Banca d'Italia dipinge un Paese in transizione: da un lato crescono con decisione i pagamenti elettronici, dall'altro le banconote mantengono saldamente il primato nei negozi fisici.
I numeri parlano chiaro: se nel 2019 l'82% delle transazioni al punto vendita avveniva in contanti, oggi questa quota si è ridotta al 61%, mentre le carte di pagamento sono passate dal 16% al 32% nello stesso periodo.
Una evoluzione significativa, eppure insufficiente a colmare il gap con il resto dell'Europa, considerando che “l'utilizzo del contante presso i Pos rimane superiore alla media dell'area euro”come evidenzia il rapporto.
Le carte si confermano lo strumento più versatile, “rappresentando la principale alternativa al contante per le transazioni al punto vendita” e contemporaneamente affermandosi come “lo strumento di pagamento più utilizzato, in termini sia di numero sia di valore, per gli acquisti online”.
Nonostante i progressi, permangono però antiche abitudini difficili da scardinare: il contante resta infatti “lo strumento di pagamento principale presso il punto vendita fisico, specialmente per gli acquisti di valore ridotto (fino a 50 euro)”.
Completano il quadro i pagamenti digitali tramite dispositivi mobile, che pur rappresentando ancora solo il 4% delle transazioni, mostrano una crescita costante e indicano la direzione di marcia. Insomma, gli italiani viaggiano a due velocità: con una mano sfiorano lo smartphone per pagamenti contactless, con l'altra continuano a estrarre banconote dal portafoglio per la spesa quotidiana.