
Disabilità e anzianità sono un binomio sempre più stretto e complesso. Quattordici persone over 65 su 100 non sono autonome in attività della vita quotidiana come mangiare, vestirsi, lavarsi, spostarsi da una stanza all'altra e necessitano di assistenza di terze persone per i compiti basilari della giornata.
Le condizioni di disabilità crescono con l'avanzare dell'età, interessando dopo gli 85 anni ben 4 anziani su 10, andando a pesare come carico di assistenza e cura sulle famiglie, piuttosto che su Asl e Comuni. Sono i dati diffusi dalla sorveglianza Passi D’Argento dell’Istituto Superiore della Sanità Passi d’Argento, il sistema di monitoraggio della salute della popolazione con più di 64 anni del nostro Paese, relativamente al biennio 2022-2023.
Le donne sono impattate in modo più incisivo dai vari tipi di disabilità: il 17% rispetto al 10% degli uomini, così come le persone economicamente svantaggiate e debolmente istruite.
Il 95% delle persone non autosufficienti riceve aiuto direttamente da un familiare, condizione che apre all’universo di tutela e diritti dei caregiver in Italia, spina dolente del sistema assistenziale nel nostro Paese.
Altro dato rilevante è il contributo economico percepito dallo Stato per far fronte alle molte esigenze: Passi D’Argento spiega che solo una persona su 4 con disabilità percepisce denaro, come l’assegno di accompagnamento. In questo aspetto è il Sud Italia ad essere svantaggiato.