Metà delle donne italiane in pensione devono far quadrare i conti avendo a disposizione un assegno mensile che non arriva ai 1.000 euro.
Donne che pur rappresentando nel 2016 la fetta più consistente di pensionati (52,7% per un totale di 8,5 milioni) percepiscono mediamente un importo mensile di 1.137 euro, inferiore ai 1529 euro degli uomini.
Il 47,6% delle donne ha però a disposizione un reddito pensionistico inferiore ai mille euro, mentre tra gli uomini la percentuale si ferma
È quanto ha affermato il presidente dell’Istat, Giorgio Alleva nel corso di un’audizione davanti alla Commissione Affari Costituzionali della Camera.
Alleva ha inoltre affermato che 16 donne anziane su cento non ricevono alcuna forma di pensione (tra gli uomini solo 3 su 100), escludendo i percettori di sole pensioni ai superstiti, per le donne il tasso di copertura scende al 74% con un gap di genere che sale a 23 punti percentuali.
“L’85% delle famiglie monoparentali in condizione di povertà assoluta ha come persona di riferimento una donna”, ha sottolineato Alleva. “Per questa tipologia famigliare l’incidenza della povertà assoluta risulta in crescita, passando dal 6,7% del 2015 all’8,1% del 2016. Peggiori condizioni sono osservate generalmente in famiglie con almeno un figlio minore (l’incidenza è stata del 9,3%); tra le famiglie che hanno come persona di riferimento una madre single con almeno un figlio minore: l’incidenza assoluta della povertà era del 10,7% e l’intensità del 14,9%. Più di una donna straniera su quattro è in condizione di povertà assoluta (26,6%) un dato in crescita rispetto al 21,2% del 2014”.