
PERILS AG, società con sede a Zurigo specializzata nella raccolta, analisi e diffusione di dati relativi a eventi catastrofali, ha pubblicato la sua stima finale delle perdite del mercato assicurativo per le inondazioni che hanno colpito la regione Emilia-Romagna nel maggio 2023, abbassando leggermente l’ammontare a 495 milioni di euro.
La somma è inferiore alle stime più recenti di PERILS di 509 milioni di euro, rilasciate sei mesi dopo l'evento. La società ha osservato che le stime riguardano i danni che impattano sulla linea di business property delle compagnie interessate.
Entrando nei dettagli, PERILS ha spiegato che precipitazioni eccezionalmente abbondanti e persistenti hanno colpito l'Italia settentrionale e centrale nel periodo dal 2 al 22 maggio 2023, risultando il maggio più piovoso dal 1951.
Due fasi di picco in particolare, verificatesi dal 2 al 4 maggio e dal 16 al 18 maggio, avrebbero sopraffatto la capacità dei fiumi e dei sistemi di drenaggio e provocato gravi inondazioni in tutta la regione Emilia-Romagna e in parti delle vicine Marche e Toscana.
Secondo PERILS, il costo economico dell’evento è ufficialmente stimato in 9 miliardi di euro, rendendo l’alluvione dell’Emilia-Romagna la catastrofe meteorologica più costosa mai registrata per l’Italia.
Tuttavia, solo 495 milioni di euro sarebbero coperti da assicurazione, a causa del basso ricorso all’assicurazione contro le alluvioni da parte delle famiglie e delle PMI in particolare, e al fatto che gran parte delle perdite economiche – circa il 50% – deriva da danni alle infrastrutture pubbliche, che in genere non sono assicurate.
Luzi Hitz, Product Manager di PERILS, ha commentato: “L’Italia è stata colpita da una serie di eventi meteorologici catastrofici nel 2023. Da un punto di vista economico generale, le inondazioni dell’Emilia-Romagna a maggio sono state le più gravi. Tuttavia, dal punto di vista assicurativo, le perdite sono state relativamente moderate, pari a 495 milioni di euro, soprattutto se paragonate ai danni assicurati record derivanti dalle gravi tempeste convettive verificatesi nel nord Italia a luglio, che secondo l'ultimo comunicato CRESTA CLIX, ammontano a 495 milioni di euro. 4,8 miliardi. La differenza nell’entità delle perdite è in parte dovuta al fatto che i livelli di penetrazione assicurativa sono bassi per le alluvioni, ma più alti per altri rischi atmosferici come grandine, pioggia o vento”.
Hitz ha continuato: “Questa situazione potrebbe presto cambiare. La nuova legislazione emanata nel dicembre 2023 impone agli imprenditori in Italia di acquistare una copertura assicurativa per inondazioni e terremoti entro la fine del 2024”.